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Vibo, il doppio ruolo dell'assessore e il «conflitto di interesse»: esplode il "caso" Pacienza

La sicurezza dei cittadini e le relative prescrizioni della Prefettura per via dei depositi costieri, il taglio dei parcheggi lungo via Amerigo Vespucci, la segnaletica che affiora da un momento all'altro e trae in inganno i cittadini, le multe salate di Polizia municipale e Capitaneria di porto che si fanno “ingolosire” dalle centinaia di auto lasciate lungo il litorale: è questo il film degli ultimi giorni di caldo torrido e di nervi a fior di pelle in quel di Vibo Marina. Uno stato d'animo quello di turisti e residenti, percepito dal sindaco Maria Limardo che ieri mattina ha disposto l'apertura di un parcheggio, nell'area della Protezione civile - il sito dedicato all'atterraggio dell'elisoccorso - che potrà ospitare almeno 80 vetture e sarà aperto dalle 9 alle 19 per tutto il mese di agosto.

Tutto risolto? Neanche a pensarci perché come un fulmine a ciel sereno su palazzo “Luigi Razza” si abbatteva negli stessi minuti una nuova tegola correlata alla vicenda. L'assessore alle Attività produttive Gaetano Pacienza, stando a quanto denunciato da alcuni cittadini sarebbe, infatti, il «legale della Meridionale Petroli», l'impresa che gestisce i depositi di carburante e, dunque, con un doppio ruolo che prefigura «un conflitto di interessi». E ciò dopo che dalle fila del Partito democratico erano piovute accuse pesanti nei confronti dell'esecutivo e del capo dell'amministrazione intenti, secondo Franco Arena, «a venire in soccorso alla Meridionale Petroli» senza che «alcun soggetto politico o rappresentante istituzionale» si preoccupasse «di tutelare gli interessi degli abitanti di Vibo Marina. Scegliere di dare ulteriormente tempo alla Meridionale Petroli - aveva detto Arena - e ridurre i parcheggi nell'area più popolosa dal punto di vista turistico, significa compromettere l'attività ricettiva che produce ricchezza ed economia per l'intera frazione a favore di un interesse privatistico di una società». Affermazioni tese a tirare in ballo l'assessore Pacienza che «non interviene e nulla fa per impedire che la zona a maggiore impatto turistico del territorio possa essere salvaguardata. E se si scoprisse che qualcuno, in questa vicenda, ha interessi individuali?». Allusione chiara alla vicenda poi venuta fuori nella quale l'assessore Pacienza è stato chiamato in causa.

Ma oltre le beghe della politica e ai presunti conflitti di interesse, ci sono le proteste dei cittadini a caratterizzare la vicenda dei parcheggi in via Vespucci. Uno di loro, A. D., ieri, è parso arrabbiatissimo.

Ha scoperto che Vigili urbani e Capitaneria di porto, poco dopo aver apposto un cartello di Divieto di transito, in quell'area, «avevano fatto multe a raffica. Centinaia di verbali in pochi minuti. A testimonianza di come il cittadino non stia a cuore e si punti solo a fare cassa, senza aver realizzato prima la necessaria attività di prevenzione».

Insomma, mentre la politica fa a pugni e si scoprono altarini poco edificanti, la gente mormora, anzi, urla il proprio dissenso in un'estate caotica.. per usare un eufemismo, in quel di Vibo Marina.

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