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Rotazione dei dirigenti in Calabria, la Regione corre ai ripari dopo i rilievi dell’Anac

Lunedi 12 agosto è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione un avviso interno per la ricollocazione dei dirigenti regionali. L'avviso rappresenta la parte finale di un percorso di riorganizzazione che la Giunta ha inteso intraprendere per rendere la macchina della burocrazia più consona ai numeri delle posizioni dirigenziali tenendo conto del nuovo assetto che si è determinato in seguito dello scorporo di alcuni Dipartimenti regionali.

Si è provveduto, infatti, ad un taglio di 22 strutture per cui oggi i settori sono in totale 116. Pertanto, i dirigenti dovranno indicare, entro il termine del 6 settembre prossimo, per quali nuovi settori vogliono esprimere la propria candidatura, scegliendo fino ad un massimo di cinque settori.

La novità della procedura, che coinvolge i 106 dirigenti, è che la Giunta assegnerà i nuovi incarichi tenendo conto del principio della rotazione declinato sia dalla normativa statale (Piano nazionale anticorruzione) sia da quella regionale (Piano triennale anticorruzione) il quale prevede che debbano essere assegnati ad altro incarico i dirigenti che hanno svolto le stesse funzioni per un periodo pari a 5 anni.

Per questo, per agevolare la concreta applicazione della rotazione, con delibera 391 del 9 agosto scorso sono stati specificati alcuni indirizzi applicativi per evitare distonie comportamentali da parte dei dirigenti generali dei Dipartimenti. Dopo i recenti rilievi dell'Autorità nazionale Anticorruzione, che ha evidenziato un presunto rallentamento da parte della burocrazia regionale, su questo tema il presidente della Regione Mario Oliverio e la Giunta hanno voluto imprimere un'accelerazione anche per fugare ogni dubbio sulla reale volontà di procedere in tal senso.

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