In Calabria è allarme per la mancanza di farmaci. Una situazione che ha spinto il presidente della Regione, Mario Oliverio, a scrivere una lettera al commissario ad acta per il Piano di rientro e ai cinque prefetti calabresi, nella quale evidenzia la paralisi gestionale, l’impossibilità di approvvigionarsi anche di farmaci salvavita e l'impoverimento della qualità dei servizi a causa della mancata assunzione di personale.
Il governatore ha chiesto un incontro da concordare per la prossima settimana, indirizzando la lettera al commissario Saverio Cotticelli e ai prefetti Francesca Ferrandino (Catanzaro), Massimo Mariani (Reggio Calabria), Paola Galeone (Cosenza), Fernando Guida (Crotone) e Francesco Zito (Vibo Valentia).
«Com’è noto - scrive Oliverio nella missiva - il decreto legge 35 del 2019, prescrive che le Aziende sanitarie ed pspedaliere, per acquistare beni e servizi nonché affidare lavori, devono avvalersi di centrali di committenza di altre regioni italiane per i successivi 18 mesi. La disciplina speciale introdotta dalla citata normativa, reca disposizioni a carattere temporaneo e d'urgenza ma nulla prevede per il periodo transitorio, cioè fino all’individuazione della centrale di committenza di altra regione».
«Il vuoto legislativo sta producendo, di fatto, la paralisi gestionale e l’impossibilità di approvvigionarsi, fra gli altri, anche di farmaci salvavita, antibiotici di ultima generazione, neoplastici innovativi e dispositivi sanitari - prosegue il governatore -. Inoltre la mancata attivazione dell’assunzione di personale, le cui carenze risultano ulteriormente aggravate dai processi di pensionamento ordinari nonché dalla introduzione di “quota 100” hanno ulteriormente accelerato il depauperamento della qualità dei servizi, destinato ad amplificarsi nella stagione estiva».
«A ciò si aggiungono l’incertezza e la precarietà create dalla stessa norma nel governo delle aziende sanitarie ed ospedaliere che si trovano tutt’oggi, a distanza di mesi, senza una guida stabile, situazione che ha prodotto, di fatto, una paralisi gestionale - aggiunge -. L’insieme di quanto fin qui rappresentato fa emergere il rischio più che concreto di interruzioni di pubblico servizio a carattere sanitario, con notevoli tensioni fra i cittadini che potrebbero determinare problemi di ordine pubblico di cui da settimane si avvertono sintomi preoccupanti«.
«Per tali ragioni avverto la necessità di incontrarvi al fine di condividere ogni possibile iniziativa tesa al superamento delle gravi criticità evidenziate. Pertanto vi invito a voler partecipare ad un apposito incontro, da concordare per le vie brevi, da tenersi possibilmente entro mercoledì 24 luglio presso questa presidenza. Sarà mia cura contattarvi telefonicamente per definire una data condivisa da tutti voi», conclude il presidente della Regione.
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