La gestione dei fondi Por in Calabria finisce di nuovo nel mirino della Commissione europea. Ad agitare i piani alti della Cittadella adesso è una lettera giunta solo pochi giorni fa da Bruxelles, firmata dal capo unità della direzione generale della politica regionale urbana, Nicolas Gibert-Morin.
Il senso della comunicazione - riporta la Gazzetta del Sud in edicola - è sintetizzato nelle prime righe della missiva: «La dichiarazione di chiusura non può essere accettata». Il riferimento è ai fondi Fesr del Por 2007-2013 su cui la Commissione esige chiarimenti.
La Commissione è a conoscenza di 23 progetti non funzionanti e oggetto di inchieste nazionali in corso, il cui importo totale è di 68.137.865 euro.
Nel mirino della commissione finisce anche l'Autorità di audit, struttura guidata da Roberta Porcelli. Bruxelles vuole sapere se per i controlli svolti sulle trenta operazioni, il cui valore complessivo risulta di 99.331.206,08 euro, «sono state eseguite anche procedure di verifica in loco», così come previsto dal regolamento.
I conti sembrano non tornare anche nei valori relativi alle dichiarazioni su revoche e recuperi, l'Autorità di audit aveva infatti calcolato poco meno di 60milioni di euro, ma per la Commissione invece la cifra esatta è 44 milioni di euro. Ma la lettera arriva a ipotizzare la presenza di un vero e proprio errore di sistema nella gestione e nel controllo della spesa dei fondi.
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