Adempimenti amministrativi e calcoli politici potrebbero determinare lo slittamento del voto in Calabria. Quella che fino a poco tempo era soltanto una voce, sta assumendo, con il trascorrere delle settimane, una reale consistenza. E, dunque, è molto probabile che si torni alle urne per eleggere il nuovo Consiglio regionale non prima della fine di gennaio 2020. In base alle norme in vigore le elezioni regionali si potranno tenere in una finestra temporale di tre mesi e non oltre i 60 giorni successivi la scadenza della legislatura. Da qui il salto a gennaio o, addirittura, alla prima settimana di febbraio. Intanto nel Pd il capogruppo dem in Consiglio regionale, Sebi Romeo, si dice convinto che la maggioranza del partito sia favorevole alla ricandidatura di Mario Oliverio, mentre in Forza Italia è scontro tra il consigliere regionale Mimmo Tallini e il senatore Marco Siclari sulla discesa in campo di Mario Occhiuto. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione della Calabria