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Sblocca cantieri, Orrico (M5S): "Il Governo non ha bloccato i cantieri sulla SS 106"

Anna Laura Orrico

La parlamentare cosentina del M5S, Anna Laura Orrico, difende il decreto "Sblocca cantieri". In particolare la Orrico sottolinea i riflessi positivi che la misura promossa dal Mit potrebbe avere sui cantieri della SS 106 Jonica: "Viaggiano da ieri sui social alcuni post ingiuriosi e superficiali, qualcuno li definirebbe fake news, sulla questione delle opere pubbliche sbloccate dal recente decreto legge detto 'Sbloccacantieri'. Vorrei chiarire alcuni punti e fare una riflessione su come oggi i social consentano a tanti che nulla hanno fatto per la Calabria, e molto per se stessi, di generare allarmismo e rabbia, e su come al contrario sia importante essere cittadini informati".

"Riguardo la Ss 106, consiglio a tutti di leggere la lettera aperta della collega Elisabetta Barbuto dove spiega nel dettaglio la cronistoria dei lavori di questa infrastruttura raccontando la verità: i lavori sono bloccati perché l’azienda che ha vinto l’appalto sta fallendo e non perché il governo, come qualcuno va dicendo per qualche manciata di like in più, si sia opposto. E’ di qualche ora addietro il comunicato del ministro Toninelli che sostiene come il commissariamento della Ss 106 sia stato pensato proprio per velocizzare i lavori.

"Lo 'Sbloccacantieri' consentirà lo snellimento di una serie di procedure che ad oggi bloccano diverse opere pubbliche. Fin ad ora, in Italia, per completare un’opera pubblica servivano anche 15 anni, a volte di più - spiega la Orrico -  Sono circa 600 quelle bloccate (per un valore di 50 miliardi di euro), di cui solo una sessantina di competenza del ministero delle Infrastrutture e le restanti 540 circa a carico di comuni, regioni ed altri enti. Questo significa che, laddove ci saranno i requisiti riconosciuti da questa legge, si potrà procedere accelerando la realizzazione di una miriade di opere congelate da anni, per non dire decenni".

Eppure, dichiara amara la parlamentare del M5S "tutto questo non basta per arginare la distorsione della realtà". "È stato sufficiente un atto strumentale da chi sta sulla ribalta politica da molte più ere dei tempi di realizzazione di tante  infrastrutture e cattedrali nel deserto per alimentare l’odio sui social".

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