Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Si vota in 135 comuni della Calabria, le elezioni amministrative saranno un test politico

Più che una semplice turno elettorale siamo di fronte a un vero e proprio test politico. Domenica 26 maggio urne in 135 comuni calabresi e non più in 137 paesi come programmato in un primo momento. Già, perché sono due i municipi dove le elezioni programmate sono saltate all'ultimo momento: a Palizzi, nel Reggino, per lo scioglimento del Consiglio comunale disposto dal Governo e a Diamante, nel Cosentino, per la morte di Ernesto Caselli, che era uno dei candidati a sindaco.

Quattro i centri interessati alla tornata amministrativa del prossimo mese con popolazione superiore a quindicimila abitanti, per i quali è applicato il sistema elettorale maggioritario a doppio turno: si tratta di Corigliano Rossano - per la prima volta al voto dopo la fusione tra i due popolosi centri della costa jonica cosentina, tanto da contare ben 74.848 abitanti -, Gioia Tauro, Montalto Uffugo e Rende. Uno solo il capoluogo di provincia interessato dalla competizione: Vibo Valentia. Al contrario il più piccolo comune chiamato al voto si trova in provincia di Reggio Calabria: si tratta di Sant’Alessio in Aspromonte, che conta appena 323 abitanti. Si torna al voto pure a San Luca, a 11 anni di distanza dalla vittoria di Sebastiano Giorgi. Nel palazzo comunale, sin dal 2013, siede una commissione straordinaria, insediata dopo lo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose. Il primo, ed unico, tentativo di ridare organismi democraticamente eletti risale al 2015, quando venne presentata una sola lista, la coalizione civica “Liberi di ricominciare” che, però, non raggiunse il quorum del 50 per cento più uno degli elettori aventi diritto.

La campagna elettorale di queste settimane ha fatto registrare toni sostanzialmente dimessi. Tranne qualche (negativa) eccezione: a San Pietro a Maida, piccolo centro del Lametino, un episodio ha turbato la vigilia del voto: ignoti hanno lanciato liquido infiammabile contro l'abitazione di Caterina Papatolo, candidata al Consiglio comunale.

A Vibo Valentia, invece, dove sono presenti coalizioni eterogenee, frutto di accordi politici prettamente locali, l'unico tema che ha scaldato un clima freddo è stato quello relative alle “liste pulite”. A dare fuoco alle polveri è stato il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, secondo cui l'organismo da lui presieduto presto si occuperà di quanto sta succedendo in quella città. Non è sufficiente che un partito abbia la sua lista pulita - ha spiegato Morra - per poi trovare gli impresentabili nelle liste civiche con cui il partito ha sviluppato alleanze. È un modo furbesco ma ipocrita per eludere quell’impegno politico, etico, che aveva assunto». In ogni caso, sono quattro gli aspiranti alla fascia tricolore di primo cittadino: Francesco Belsito (lista civica), Maria Limardo (centrodestra e liste civiche), Stefano Luciano (centrosinista e liste civiche) e Domenico Santoro (M5S).

Tre sono i candidati a sindaco di Corigliano Rossano. Tredici le liste a sostegno dell'ex consigliere regionale del centrodestra Giuseppe Graziano; nove quelle che appoggiano Giuseppe Promenzio candidato di area centrosinistra; cinque, infine, quelle schierate con il civico Flavio Stasi.

A Gioia Tauro si torna al voto dopo lo scioglimento per condizionamento mafioso da parte del governo. I candidati sindaco che succederanno a Giuseppe Pedà sono Nicola Zagarella, Raffaele D’Agostino, Aldo Alessio, Lino Cangemi, Diego Fusaro, tutti sostenuti da liste civiche.

A Montalto Uffugo la sfida è a tre: l'uscente Pietro Caracciolo sfida l'ex sindaco Ugo Gravina e la consigliera comunale Teresa Lirangi, che tenta il grande salto dopo la sua prima esperienza amministrativa. Nella città di Ruggero Leoncavallo non compaiono simboli di partito e tutte le coalizioni sono formate da simboli locali.

Per la poltrona di primo cittadino di Rende, infine, sono in lizza l’attuale sindaco Macello Manna, l'ex sottosegretario Sandro Principe per i riformisti e, l'avvocato Sergio Scalfari per la Lega,Domenico Miceli guiderà invece il Movimento 5 stelle, dopo il passo indietro di Francesco Turco. C’è poi Sergio Tursi Prato, il primo a presentare la sua candidatura e le due liste collegate, Massimiliano De Rose con la coalizione “Open politica aperta” e Mimmo Talarico sostenuto anche lui da una coalizione di liste civiche, composta da personaggi di primo piano della vita rendese. In extremis la candidatura di Eleonora Cafiero con il Movimento Noi Rete Umana, movimento cattolico di Rende e quella di Francesco Tenuta per il Partito Socialista che correrà da solo.

Oggi in edicola sulla Gazzetta del Sud speciali sulle elezioni in ogni edizione della Calabria. In particolare, ci saranno 12 pagine sulle amministrative nell'edizione di Reggio, 16 in quella di Catanzaro e 24 in quella di Cosenza.

Caricamento commenti

Commenta la notizia