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Tar della Calabria, imminente il cambio del vertice

Vincenzo Salamone

E' stata formalizzata con decreto del Presidente della Repubblica la nomina di Vincenzo Salamone quale presidente del Tribunale amministrativo del Piemonte. Il magistrato lascerà pertanto il Tar della Calabria, che presiede dal primo gennaio 2016. La nomina era stata deliberata dal Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa e a breve, a seguito dell'interpello, sarà ufficializzato il nome del successore. L'ipotesi più accreditata è che sia il foggiano Giancarlo Pennetti, attuale presidente di Sezione al Tar della Campania.

Un incarico prestigioso, quello a Torino al vertice del Tar piemontese, che per Vincenzo Salamone è anche un ritorno. Nato a Dronero (Cuneo), dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza all'Università di Catania dove ha iniziato la carriera prima come avvocato dello Stato e poi magistrato amministrativo, dal 2010 al 2015 è stato presidente della Seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale del Piemonte. Per poi assumere, il primo gennaio 2016, l’incarico di presidente del Tar della Calabria. Prestigiosi anche gli incarichi svolti come consulente della Regione Siciliana, consulente giuridico del commissario straordinario del Comune di Bologna, consigliere per gli affari giuridici del ministro dell’Interno di cui è tuttora consulente del dipartimento della Pubblica sicurezza.

Da presidente del Tar della Calabria ha avviato un processo di riorganizzazione del Tribunale con la finalità di garantire trasparenza, efficienza e tempestività della funzione giurisdizionale. In questa prospettiva ha provveduto ad adottare una nuova Carta dei servizi, adeguata agli adempimenti adesso previsti dal processo amministrativo telematico. Sarà ricordato anche per la diffusione della cultura della legalità nelle scuole attraverso i vari incontri organizzati con gli studenti degli istituti superiori di tutta la regione. Significativa la stipula di una convenzione con l’Università Magna Graecia di Catanzaro per consentire la frequenza dell’ufficio giudiziario da parte degli specializzandi nell’ambito della Scuola delle professioni legali e per lo svolgimento di attività di tirocinio integrative.

«Siamo consapevoli - ha rimarcato in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 - di operare in un contesto non sempre facile in cui le richieste di giustizia rivolte al Tribunale costituiscono il rimedio estremo del cittadino e soprattutto di quello più debole» e dove spesso si riscontra la «contrapposizione delle amministrazioni pubbliche in violazione del principio di leale collaborazione tra istituzioni». Salamone si è infine prodigato per la ricerca della nuova sede degli uffici del Tar, i cui sviluppi sono ancora in itinere.

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