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Preferenza di genere in Calabria, l'eurodeputato Ferrara: fingono di avere a cuore gli interessi della Calabria

Palazzo Campanella

«Che il consiglio regionale della Calabria non avesse alcuna voglia di approvare la proposta di legge per la parità di genere era già chiaro da tempo, quella di ieri è stata solo l’ennesima messa in scena di una maggioranza ipocrita e una minoranza irresponsabile». L’eurodeputato Laura Ferrara attacca i componenti di Palazzo Campanella che ieri hanno letteralmente affossato la legge che prevede la preferenza di genere.

«Appartengo a una forza politica che non ha mai avuto bisogno di quote rosa per portare il 50% di donne e il 50% di uomini nelle istituzioni. Per noi è un fatto naturale. Ma – continua la Ferrara - in una situazione come quella attualmente vigente al Consiglio regionale della Calabria, in cui una sola donna è stata eletta come consigliere è necessario, oltre che previsto da una legge nazionale (legge 20 del 2016), cambiare la legge elettorale per garantire una rappresentanza di genere. Il mancato adeguamento alla normativa nazionale potrebbe inficiare la validità delle prossime elezioni regionali».

«I cittadini non si lasceranno annebbiare la vista e le coscienze dalla sceneggiata della maggioranza che abbandona l’aula in segno di protesta. A chi è rivolta, poi, questa protesta – si chiede l’europarlamentare M5s -. Alla minoranza che ieri ha pensato di astenersi o all’unico voto contrario in Aula, utile ad affossare la legge e arrivato da un componente della maggioranza, un fedelissimo di Oliverio tanto da essere presidente del gruppo consiliare Oliverio Presidente».

«Continuano a fingere di avere a cuore gli interessi dei calabresi - conclude – invece mirano alla conservazione della poltrona, quella che gli cacceranno gli elettori alle prossime elezioni regionali».

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