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Stop al "parto indolore" a Catanzaro, Wanda Ferro: "La sinistra non tutela le donne"

Onorevole Wanda Ferro

«Lascia esterrefatti la notizia, resa nota dal commissario alla Sanità Saverio Cotticelli, che nell’ospedale di Catanzaro è stata bloccata l’erogazione del parto indolore, presente in tutti gli ospedali sedi di punto nascita». È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia, onorevole Wanda Ferro, che ha rivolto un’interrogazione a risposta immediata in commissione al presidente del Consiglio Conte e al ministro della Salute Grillo.

«Il parto indolore è una conquista per le donne, una pratica di civiltà che consente di controllare il dolore durante il travaglio, tanto che anche l’Organizzazione mondiale della sanità, con un documento considerato rivoluzionario, l’ha definita un diritto per le partorienti, che non a caso concorre al raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza, per come sancito da direttive ministeriali. Da quanto evidenziato dal commissario Cotticelli, emergono le responsabilità della Regione, che governa le strutture ospedaliere attraverso la nomina dei manager. Evidentemente la politica della sinistra in materia di tutela della salute non tiene in alcuna considerazione i bisogni delle donne, e si muove in direzione contraria rispetto ai progressi della medicina e dell’assistenza. Aver bloccato il parto indolore rappresenta un passo indietro di decenni per un grande ospedale, mentre le donne che vorranno veder alleviati i dolori del parto saranno costretti a rivolgersi ad altre strutture. Più della metà dei parti con taglio cesareo vengono richiesti dalle donne proprio per paura dei dolori del travaglio».

Secondo Wanda Ferro «un Hub come l’azienda Pugliese Ciaccio risponde alle richieste di assistenza di un territorio molto esteso, che comprende le province di Catanzaro, Vibo e Crotone. Non è possibile che il più grande hub regionale venga considerato, rispetto a questo servizio, un ospedale da terzo mondo». E sottolinea che «già da prima che la parto-analgesia entrasse nei Lea, in varie parti d’Italia i grossi centri nascita, quelli con più di mille parti l’anno, e il Pugliese-Ciaccio supera i duemila, sono dotati di una equipe di anestesisti dedicati alla parto-analgesia e le urgenze ostetriche. In Calabria mancano circa cento anestesisti e il rischio è il blocco anche degli interventi chirurgici in diversi ospedali. Il Governo dovrebbe emanare a breve un provvedimento di urgenza dedicato alla sanità calabrese che mi auguro non sia destinato solo a soddisfare appetiti di parte in vista delle prossime tornate elettorali».

Per questo l’onorevole Wanda Ferro ha chiesto ai rappresentanti del governo quali iniziative urgenti intendano adottare, attraverso l’emanando decreto-legge sulla sanità calabrese, «per garantire a tutti i calabresi un’adeguata assistenza anestesiologica» e «per ripristinare, immediatamente, il servizio di parto-analgesia al Pugliese-Ciaccio», e inoltre »la tempistica per l’indizione di un concorso per anestesisti, infermieri e ostetriche da destinare alle strutture ospedaliere».

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