"Riteniamo ci sia stata una politica complice che ha assolutamente dissanguato le casse della sanità regionale calabrese, facendo pagare ai cittadini una sanità del tutto inesistente, per cui molti di loro sono costretti ad emigrare al nord per curarsi". Lo ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, interpellata questa mattina alla trasmissione televisiva 'Coffee Break' su La7 in merito alla sanità calabrese.
"Purtroppo la questione del malaffare esiste - ha proseguito Grillo - recentemente abbiamo sciolto per mafia l'azienda sanitaria di Reggio per infiltrazioni mafiose e ci sono situazioni molto simili anche in altre aziende sanitarie. C'e' quindi un problema molto grande collegato in alcuni casi, non in tutti, alla criminalità organizzata".
Intanto, per la sanità calabrese, Grillo ha previsto un decreto che "prevede delle misure per gestire i fallimenti delle aziende, che vanno risanate - ha sottolineato - Ci sarà una gestione straordinaria dal punto di vista contabile e contiamo anche di poter valutare eventualmente la rimozione di quei direttori (generali o sanitari o amministrativi) che non hanno adeguatamente adempiuto e che magari in questi anni sono stati addirittura premiati o promossi".
Ma si sistemerà la situazione in Calabria? "Ho l'obbligo di provare a sistemare le cose in tutti i modi - ha risposto il ministro - ma il risultato non può dipendere esclusivamente da me. Ci sono delle difficoltà che dobbiamo affrontare, ma quello che voglio dire ai cittadini calabresi è che a me non interessa semplicemente nominare dei commissari ma risolvere il problema. Ed è per questo che sto intervenendo con un decreto. Ci auguriamo di dare sicuramente una grande sferzata".
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