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Legge sugli scioglimenti dei Comuni: Lamezia guida il fronte della protesta

Paolo Mascaro

Lotta senza quartiere all'attuale legge sullo scioglimento degli enti locali per infiltrazioni mafiose. È la guerra dichiarata di Paolo Mascaro, sindaco sospeso della città, contro quell'anti-Stato che, secondo l'ex primo cittadino, «ha affossato Lamezia, massacrandola con lo scioglimento».

Nella manifestazione di piazza Mazzini di due sere fa, a dar man forte a Mascaro, anche tanti altri sindaci del territorio. Tra questi Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi (Comune dell'area grecanica reggina) che da tempo si sta battendo perché la legge sullo scioglimento dei Comuni sia rivista. Ad indossare la fascia tricolore accanto a Mascaro anche Sergio Abramo, presidente dell'ente intermedio e sindaco di Catanzaro, che ha affermato: «Sono vicino a Lamezia. Sono vicino a Paolo Mascaro che stimo tantissimo e con cui è partita da tempo una forte collaborazione». Il primo cittadino catanzarese ha insistito su un fatto essenziale: «Dobbiamo unire Catanzaro e Lamezia perché vogliamo essere forti come area centrale della Calabria». Abramo ha incalzato: «Con Mascaro abbiamo tanti progetti in cantiere. Il fatto che sia stato sospeso dalle sue funzioni è stato un peccato. È una decisione che io non condivido. Lamezia non meritava questa ferita». Anche il sindaco di Catanzaro ha detto chiaramente che la legge sullo scioglimento dei Comuni va rivista: «Se emerge che un consigliere comunale non ha agito all'insegna della legalità è giusto che venga estromesso dal civico consesso - ha rimarcato Abramo - ma se il sindaco non è coinvolto in nulla di illecito, è giusto che rimanga al suo posto».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola. 

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