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Parità di genere, in Calabria il consiglio regionale è in stallo

Partiamo dalle certezze: il 12 marzo dovrebbe approdare in Aula la legge sulla doppia preferenza di genere. Teoricamente dovrebbe essere una seduta storica, visto che all'ordine del giorno figura un provvedimento lungamente inseguito. Basti pensare che in commissione la norma ha ricevuto il via libera nel 2015. Quattro anni dopo, dunque, potrebbe concludersi l'iter di una proposta fortemente caldeggiata da Flora Sculco, unica donna eletta in Consiglio regionale alle elezioni del 2014.

Ma chi assicura che la norma verrà certamente approvata dal Consiglio regionale calabrese? I dubbi serpeggiano tra le forze di maggioranza e minoranza. E ad alimentare il sospetto che tutto possa saltare c'è anche una proposta di legge che il capogruppo del movimento “Oliverio Presidente”, Orlandino Greco, si appresta a presentare in Consiglio.

Nel testo messo a punto dall'ex sindaco di Castrolibero, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, si propone di offrire agli elettori la possibilità di scelta, sia pur con lo strumento della preferenza unica, all'interno però, di liste obbligatoriamente composte al 50 per cento di candidati di diverso genere.

L'iniziativa di Greco avrebbe già raccolto il consenso di un fronte trasversale di consiglieri, tutti preoccupati del fatto che la doppia preferenza di genere potrebbe togliere loro spazio. Certo, non sarebbe proprio facile giustificare una tale giravolta dopo anni passati a sottolineare l'importanza di agevolare una maggiore presenza di donne nelle istituzioni.

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