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Tirocinanti ai Beni Culturali, in Calabria l'affondo del M5s: "Presi in giro dai sindacati"

La sede del Ministero dei Beni Culturali

Il 28 febbraio torneranno disoccupati i 300 lavoratori che la Regione Calabria, attingendo ad un PON, ha "prestato" un anno fa al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tant’è che sono chiamati e chiamano sé stessi tirocinanti MiBAC, per sopperire alle carenze di organico dei nostri musei, archivi, biblioteche, ecc.

"Disoccupati e quindi ricattabili - affonda così sulla questione la senatrice del Movimento 5 Stelle Margherita Corrado - oltre che indotti dal bisogno a credere a tutto, specialmente nella misura in cui gli viene fatto intendere che il Segretariato Regionale del MiBAC, l’ufficio territoriale che (da convenzione) coordina il loro accesso negli istituti culturali statali, ha un ruolo nella mancata prosecuzione del tirocinio e, peggio, che al netto delle oggettive necessità di personale utile ad assicurare l’apertura e il funzionamento di quelli, il tirocinio svolto o da svolgere rappresenti una sorta di passaporto umanitario per entrare nei ranghi dell’Amministrazione dalla porta di servizio".

"Non esiste alcuna porta di servizio - continua la componente della commissione Cultura - nei Ministeri, tutti, si entra per concorso, non dalle cucine né dalla lavanderia. Lo sanno i lavoratori e lo sanno perfettamente i Sindacati. Ciò nonostante, benché i tirocinanti in questione siano dipendenti (a tempo) della Regione, in queste ore mi segnalano di essere stati sollecitati a partecipare ad una manifestazione programmata dalle tre sigle sindacali per protestare contro non meglio specificati provvedimenti del Governo, il 9 febbraio, a Roma. Sono invitati, cioè, a fare numero, approfittando del viaggio Reggio-Roma e ritorno, con relativo soggiorno, gentilmente offerti. Mai che i tirocinanti MiBAC calabresi siano invitati a far sentire la loro voce alle porte della cittadella regionale, o sulle nevi di Giovanni in Fiore, dopo avere scritto compostamente al Presidente Oliverio e all’assessore Robbe".

"Nei confronti del Ministero per i Beni e le attività Culturali - conclude la Corrado - lo sforzo da fare, e che dovrebbe impegnare fin d’ora le sigle sindacali, è invece quello di garantire agli ex tirocinanti che vorranno partecipare ai concorsi che il MiBAC si appresta a bandire una valutazione dei documenti attestanti le pregresse esperienze che premi il lavoro già svolto negli istituti calabresi afferenti a quel dicastero".

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