"Senza retorica, ma con convinzione esprimiamo la nostra piena vicinanza al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, guida politica integerrima di una stagione di cambiamento vissuta nel segno della giustizia, della solidarietà e della trasparenza". Sono queste le dichiarazioni dei capigruppo della maggioranza al Consiglio regionale della Calabria Sebi Romeo (Pd), Orlandino Greco (Oliverio Presidente), Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti), Giovanni Nucera (La Sinistra) e Flora Sculco (Calabria in Rete) dopo l'inchiesta che ha coinvolto il presidente della Regione Mario Oliverio.
"Mario Oliverio - scrivono - porta con se una storia esemplare di amministratore della cosa pubblica per il bene comune, niente e nessuno potrà offuscarne valori e prospettive. Certi, dunque, che gli accadimenti contestati troveranno verità nelle aule dei tribunali, rimaniamo sconvolti dalla spettacolarizzazione di aspetti inesistenti dati in pasto alla stampa e all'opinione pubblica, anche da alti rappresentanti istituzionali nazionali, prima ancora che l'operazione fosse terminata. Siamo difronte alla deriva dei principi di civiltà e compostezza e alla ricerca morbosa, da parte di alcuni, della condanna ad ogni costo come strumento politico. Compostezza che registriamo, invece, nei partiti presenti in Consiglio regionale i cui rappresentanti, sulla vicenda che vede coinvolto il presidente, hanno espresso posizioni aderenti alle garanzie costituzionali."
"La notizia delle misure restrittive nei confronti del presidente Oliverio crea sconcerto". Lo scrivono, in una nota congiunta, i segretari provinciali del Pd di Catanzaro, Gianluca Cuda, di Cosenza, Luigi Guglielmelli, di Crotone, Gino Murgi, di Vibo Valentia, Enzo Insarda', e il coordinatore della federazione metropolitana di Reggio Calabria, Giovanni Puccio.
"E' del tutto evidente - proseguono - che se dovessero trovare fondamento i capi d'accusa, lo stesso Presidente per come si e' comportato nei confronti di vicende che hanno riguardato altri, sarebbe il primo a rimettersi al giudizio dei magistrati. Chi - sostengono Cuda, Guglielmelli, Murgi, Insarda' e Puccio - conosce il percorso politico del presidente Oliverio sa come l'elemento costante della sua azione e' stata improntata sempre a coerenza e correttezza. Il Pd della Calabria, nel riconfermare piena fiducia nel suo operato e nell'azione dei magistrati, auspica che nel piu' breve tempo possibile sia fatta piena luce su tutta la vicenda".
Secondo Cuda, Guglielmelli, Murgi, Insarda' e Puccio, "quello che sconcerta e' la vera e propria aggressione giustizialista che e' stata scatenata anche da parte di coloro che pur trovandosi sotto giudizio a partire dal sindaco di Cosenza o dal segretario della Lega gia' condannato a restituire 49 milioni di euro sottratti indebitamente allo Stato, hanno scatenato una campagna senza esclusione di colpi per indurre il presidente Oliverio alle dimissioni.
Il Pd pur di fronte a tutte le sue difficolta' emerse dal voto di marzo non ha perso la convinzione che occorre difendere e riformare la democrazia italiana e che occorre ricostruire l'Europa dei popoli. In Calabria, pur con tutti i limiti, e' iniziata l'inversione della tendenza anche grazie all'azione di governo di Oliverio e a quelle forze che sono chiamate a dare nei prossimi mesi concreta dimostrazione, insieme a centinaia di sindaci, della possibilita' di mandare avanti il progetto di cambiamento della Regione. Si avverte con forza - spiegano inoltre i segretari delle federazioni provinciali del Pd - la necessita' di riformare e rinnovare la societa' calabrese per affermare con maggiore rigore il principio di legalita' e di lotta contro ogni tentativo di inquinamento mafioso. Sara' questo il fronte per misurare la reale volonta' delle diverse forze politiche ad un comune impegno di cambiamento, evitando inutili e dannose strumentalizzazioni".
I cinque segretari delle federazioni provinciali del Pd hanno deciso, infine, "di incontrare il presidente Oliverio per manifestargli la vicinanza e la solidarieta' del partito".
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