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Autorità portuale dello Stretto, il sindaco di Reggio diserta l'incontro col ministro Toninelli

«Non parteciperò all’incontro con Toninelli previsto per domani a Gioia Tauro. Il Ministro dimostra di non avere a cuore il dialogo con il territorio, incontrarlo il giorno dopo l’istituzione della nuova Autorità portuale con sede a Messina, sarebbe inutile». Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

«Si tratta infatti - sostiene Falcomatà - di una scelta che penalizza fortemente il porto di Gioia Tauro ed il territorio della Città Metropolitana, spezzando il bacino dell’Authority più grande d’Europa, opportunamente generato dal piano di riordino della portualità approvato l’anno scorso. L’istituzione della nuova Autorità portuale a Messina è una scelta scriteriata, che penalizza uno dei più grandi porti del Mediterraneo, dividendo il bacino portuale della sponda calabrese e creando una pericolosa frattura anche nell’area Zes, recentemente istituita. Una scelta che peraltro non risponde in alcun modo alle esigenze evidenziate dal territorio. Gioia Tauro perde infatti la sua centralità e la visione complessiva che dava dignità all’area metropolitana dello Stretto nella sua interezza come asse baricentrico delle rotte navali del Mediterraneo».

«Credo siano questioni rilevanti - sostiene ancora Falcomatà - che non possono in alcun modo essere ignorate. Istanze che avevo peraltro rappresentato al Ministro nel corso della sua ultima visita in Calabria, quando Toninelli mi aveva assicurato che avrebbe promosso un incontro con i rappresentanti
istituzionali del territorio prima di procedere all’istituzione della nuova autorità portuale. Un impegno puntualmente disatteso dal Ministro che evidentemente ha scelto di andare per la sua strada, ignorando tra l’altro la lettera che da istituzioni abbiamo inteso trasmettergli ufficialmente qualche settimana fa e continuando a prendere in giro i reggini che in più occasioni avevano rivendicato la necessità di non dividere il territorio Metropolitano in due diverse autorità portuali».

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