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Rifiuti, emergenza sanitaria a Sambatello: il Comitato chiede interventi urgenti

Rifiuti accatastati da giorni

Una bonifica per le colline di Sambatello. Il Comitato da mesi chiede l’intervento di bonifica del territorio diventato una discarica a cielo aperto. I tornanti della frazione infatti rappresentano siti ideali per chi non vuole abbracciare la raccolta differenziata, e tra il verde della vegetazione spunta di tutto. Dai sacchetti di immondizia agli ingombranti, agli elettrodomestici.

Una forma di inquinamento che preoccupa la comunità. Perché i sacchetti dopo settimane sono coperti da nuove zolle di terreno, dagli arbusti, creando un vero e proprio strato che inizia a decomporsi. Insomma secondo il Comitato si tratta di «emergenza sanitaria».

«Nessuno può essere giustificato per l’abbandono di un sacchetto di plastica pieno di rifiuti. Non esiste giustificazione alcuna per questo gesto che rappresenta plasticamente l’inciviltà, la maleducazione, il disinteresse per ciò che è comune e che dunque dovrebbe essere trattato come se fosse casa nostra. Ma il fatto che siamo circondati da persone incoscienti che espongono i nostri bambini e le nostre famiglie a rischi delle patologie che l’inquinamento di questo genere comporta, non ci può esimere dal constatare che siamo di fronte a un vero e proprio stato di emergenza, da contrastare al più presto».

I componenti del Comitato, vere sentinelle di un territorio che invece sta investendo sul suo rilancio attraverso l’enogastronomia parlano di «un’emergenza sanitaria che in periferia è ben peggiore che in centro. Ogni tornante è stato trasformato in una discarica che oramai si compone di tanti strati. Infatti non sono soltanto i rifiuti che si vedono in superficie ad essere presenti, ma numerosissimi sacchi di spazzatura, elettrodomestici, rifiuti non smaltibili che periodicamente vengono inglobati nel suolo, coperti dai rovi e dalle sterpaglie, e che iniziano il processo di decomposizione e trasformazione rilasciando nella nostra terra, nella nostra acqua, nell’aria che respirano i nostri figli ogni giorno».

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