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Politiche agricole, il Consiglio regionale calabrese approva un ordine del giorno sui rischi

Nicola Irto

Il Consiglio regionale della Calabria, nel corso della seduta odierna, ha dato il via libera all’unanimità a un ordine del giorno sui rischi per le politiche di coesione e la Pac (Politica agricola comune) dell’Unione europea per il periodo 2021-2027. Il testo che ha ottenuto il voto favorevole dell’Aula di Palazzo Campanella è lo stesso approvato, il 29 ottobre scorso, dalla Plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome in occasione della sessione che si è tenuta proprio a Reggio Calabria.

«Diamo seguito con coerenza - ha commentato a margine della seduta il Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto - a quanto deciso dalla Plenaria esattamente un mese fa. Con il voto di questa sera, il nostro Consiglio regionale, nel mantenere la linea politico-istituzionale condivisa in sede di Conferenza, contribuisce a dare forza a una battaglia che consideriamo giusta e irrinunciabile. Noi crediamo fortemente nell’Europa, nei suoi ideali e nelle sue istituzioni, ma vogliamo che sia soprattutto l’espressione delle diverse specificità dei territori».

«Nel corposo documento votato dal Consiglio regionale - é detto in un comunicato - vengono espresse la preoccupazione per la riduzione del 10% dei fondi per la coesione e la contrarietà
alla riduzione dei tassi di cofinanziamento dell’Unione europea. L'ordine del giorno esprime inoltre la necessità di escludere i cofinanziamenti nazionali e regionali dal Patto di stabilità, di rivedere le regole della condizionalità ex ante e di rafforzare le politiche giovanili in Europa. Con riferimento alla Politica agricola comune, il documento stigmatizza i tagli sul bilancio relativi alla Pac e boccia il modello di governance delineato nella nuova proposta legislativa della Commissione europea. Critiche infine alla 'macro condizionalità politicà relativa allo Stato di diritto, che risulta eccessivamente generica».

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