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Provincia e Comuni senza fondi per le emergenze, la denuncia di 78 sindaci e di Iacucci

Il presidente della provincia di Cosenza, Franco Iacucci

Un collettivo urlo di dolore e d’impotenza. Lanciato dall’area della Calabria dove si è verificata l’ultima tragedia costata la vita, nelle gole del Raganello, a 10 incolpevoli escursionisti.

Un urlo uscito dall'assemblea voluta dal presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che  ha riunito 78 sindaci  inseguiti dall’incubo di poter diventare vittime sacrificali dell’Italia delle emergenze.

Un Paese che sforna norme e regolamenti dimenticandosi di fornire uomini, mezzi e risorse a quanti amministrano i territori. Agli intervenuti Iacucci ha subito detto: «Vogliamo capire quali strumenti ci vengono dati per intervenire e pretendiamo di essere messi nelle condizioni di tutelare i nostri cittadini».

L’Ente di cui l'esponente politico è alla guida, gestisce 1600 chilometri di strade provinciali e 840 tra ponti e viadotti dei quali ha il compito costante di verificare le eventuali  criticità. «Non sappiamo – ha sottolineato il Presidente – con quali risorse intervenire. Le difficoltà appaiono insormontabili».

Frane, alluvioni, straripamenti di corsi d’acqua, movimenti tellurici: la strage di Civita è solo l'ultima testimonianza d'una situazione complessa da affrontare. Esistono, infatti, le allerta meteo ma i piccoli comuni rimangono privi di risorse per applicare i protocolli previsti e gestire gli interventi di emergenza.

I problemi nei centri piccoli e grandi della Calabria settentrionale riguardano pure l’edilizia scolastica di competenza, per buona parte, della Provincia. Si tratta d’un settore importantissimo privo tuttavia dei fondi necessari. Fondi per esempio indispensabili per valutare la vulnerabilità sismica dei singoli plessi.

I primi cittadini diventano, anche in questo caso, l’avamposto statale costretto a sopportare i disagi delle popolazioni e le legittime richieste dei cittadini-genitori. Iacucci ha chiesto a tutti i parlamentari calabresi d’intervenire investendo, tutti insieme, il Governo nazionale perché agisca concretamente a sostegno di questa porzione d’Italia.

A dar manforte al politico che è pure sindaco di Aiello Calabro, sono intervenuti all’assemblea Gianluca Callipo, presidente regionale dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ed Enzo Bruno, presidente dell’Unione Province Italiane

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