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Villa San Giovanni, Gioè (M5S): sponsorizzare con il Governo la continuità territoriale

Adesso bisogna sponsorizzare la continuità territoriale con il Governo e la consigliera comunale Milena Gioè è pronta.

«Visto che il ministro Toninelli appartiene al movimento che anch’io rappresento – scrive Gioè –, mi sono impegnata affinché anche lui sia a conoscenza di tale incontro, in modo che lo Stato si faccia carico di affrontare il riconoscimento a noi cittadini dello Stretto di un diritto alla continuità territoriale che solo dallo Stato centrale può essere garantito. Senza escludere un auspicabile spostamento del traffico gommato pesante su Reggio Calabria, visto che nell’ottica metropolitana bisognerebbe tutelare al medesimo modo i residenti, senza distinguere tra cittadini privilegiati e cittadini che subiscono, o in previsione di una progettualità di approdi a Sud, ipotesi non cara al M5S, si deve, nelle more, pensare al bene della Città».

Se ne è parlato nel corso della riunione con la società Caronte&Tourist, «primo e non ultimo tavolo di confronto» in cui pur avendo «la Città incassato un decisivo no a un diretto riconoscimento dell’agevolazione, questo step si è reso necessario per tentare di dare risposte ai nostri concittadini».

La grillina spiega che la società privata di navigazione ha bocciato la richiesta di tariffe agevolate per i villesi «sulla scorta di una presunta illegittimità della concessione del beneficio ai soli residenti. La stessa causerebbe una disparità di trattamento tra i cittadini, come risulterebbe da giurisprudenza europea sul tema» che sarà fornita all’ente «al fine di meglio agire, come amministratori locali, per il riconoscimento dell’agevolazione in questione».

Per la consigliera di minoranza serve un “ristoro” per la città: non bastano i 30mila euro per le manifestazioni estive o il pulmino, neppure che «la società, attraverso una Onlus, destini ogni anno 500mila euro per finanziare progetti presentati da associazioni delle province di Reggio e Messina. Da oggi in poi occorre che la Società riveda l’ammontare del proprio contributo e che l’amministrazione comunale detti l’agenda delle priorità per i residenti, pensando ad opere che siano davvero in grado di creare, almeno in parte, un riscatto per la Città».

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