
Le difficoltà finanziarie delle famiglie sono un aculeo che conficcato nel ventre di una Calabria che galleggia sul bordo della crisi. Angosce che generano tensioni e moltiplicano il numero di persone indebitate. Nel 2024, secondo Eurisc – il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif – il 55,3% della popolazione calabrese risulta avere crediti attivi (mutui, prestiti personali e finalizzati) per un indebitamento medio di 19.301 euro (con rate mensili da 233 euro), secondo l’elaborazione di Mister Credit-Crif che evidenzia aumentati bisogni. Non c’è più solo l’indebitamento tradizionale (che spesso diventa sovraindebitamento e, di conseguenza, l’ultimo miglio di un percorso che non consentirà il ritorno a Itaca) per finanziare l’acquisto o la ristrutturazione della casa, ma si ricorre al prestito personale o finalizzato per le spese correnti, per l’auto nuova o usata, per l’arredamento, le visite e cure sanitarie o odontoiatriche, per gli studi dei figli o, semplicemente, per rinnovare il guardaroba della famiglia.
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