La sequenza lineare del sistema produttivo calabrese si consolida all’interno delle periodiche rilevazioni. Report che diventano il filo conduttore che spinge verso un cambio di paradigma nel Sud del Sud dell’Italia. Una tendenza che emerge anche dall’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere sui sistemi locali del 2023 che tiene conto dell’ultima revisione dell’Istat dello scorso mese di settembre. Secondo l’indagine, il valore aggiunto (che è l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali) cresce in tutte le province d’Italia ma quelle del Mezzogiorno sembrano più dinamiche per tassi d’incrementi registrati. Un miracolo che non si verificava da almeno vent’anni sostengono l’Istituto Tagliacarne e Unioncamere. In valori assoluti, invece, Milano con 62.863 euro a testa si conferma, per il 22.esimo anno consecutivo, la prima provincia italiana per ricchezza prodotta pro-capite nel 2023, rincorsa a distanza da Bolzano (52.811 euro) e Bologna (43.510 euro). Sul lato opposto, nonostante l’apprezzabile accelerazione di passo, Agrigento con 17.345 euro a testa resta relegata all’ultimo posto della graduatoria, come già accaduto nel 2022, mentre Cosenza è penultima con 17.362,07 euro.
Lo scenario
Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, osserva «un Mezzogiorno con importanti segnali di vitalità anche se dinanzi a province che registrano andamenti anche superiori alla media nazionale ce ne sono altre che faticano a mantenere il passo facendo emergere quasi un Nord e un Sud all’interno dello stesso Meridione. Per questo è fondamentale mettere a punto politiche di sviluppo che consentano una progressione più estesa ed equilibrata dei diversi territori. In questa direzione, le Camere di commercio possono essere un’importante cinghia di trasmissione tra Stato ed economie locali».
Il primato
C’è un Sud che cresce più di tutti nel valore aggiunto prodotto dall’industria e dalla Pubblica amministrazione. L’industria si conferma traino dei sistemi locali nel Meridione che avanza, infatti, del 5,46% tra il 2022 e il 2023 facendo meglio del Nord est (+ 4,66%), Nord ovest (+ 4,13%) e Centro (+3,85%). Non a caso, sono del Sud 8 province delle prime dieci che mettono a segno le performance migliori nel settore e, di queste, cinque sono siciliane. Mentre salgono a 9 le province del Sud che svettano nella top ten della classifica per gli incrementi di valore aggiunto registrati dal comparto della Pubblica amministrazione e altri servizi, un settore storicamente molto presente nel Mezzogiorno. A fare meglio sono Catanzaro (+6,02%), Vibo Valentia (+5,19%), Reggio Calabria (+4,96%). Nel complesso il valore aggiunto del Meridione nel comparto mette a segno un incremento del 3,24%, seguito con un certo distacco dal Nord ovest (+2,59%), Centro (2,29%) e Nord est (+2,20%).