Rilancio dello sviluppo economico e della competitività territoriale, questo il nucleo del Protocollo d’intesa, sottoscritto presso la sede di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme, tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Ispettorato Territoriale (Casa del Made in Italy) della Calabria e della Sicilia e Unioncamere Calabria. Il tutto nell’ambito del Piano Transizione 5.0, la misura con la quale il Mimit sostiene la trasformazione digitale ed energetica delle imprese. Sull’argomento, infatti, si è tenuto anche un convegno in cui i relatori hanno affrontato il Piano sotto molteplici punti di vista, dai benefici attesi per le imprese al ruolo dell’ingegneria nell’industria 5.0 fino a un focus sul bilancio di sostenibilità e sulla sua revisione.
Soddisfazione intanto dal presidente di Unioncamere Calabria, Pietro Falbo, per il Piano ministeriale, una dotazione di 6,3 miliardi che «ha un accesso attraverso il credito d’imposta e può realizzare gli interventi delle aziende e delle imprese che aderiranno alla sostenibilità ambientale attraverso le risorse delle fonti energetiche rinnovabili» ha detto Falbo a proposito delle imprese che avranno così la possibilità di confrontarsi e interfacciarsi anche con i mercati internazionali. E a riguardo di Calabria e di efficientamento energetico, il presidente di Unioncamere Calabria ha sottolineato come la nostra Regione sia la prima in Italia per l’utilizzo delle Fer (Fonte di Energie Rinnovabili).
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