Cambiano i vertici ma la Zona Economica Speciale di Gioia Tauro e della Calabria continua a non decollare. Il 31 marzo è arrivato il via libera della Corte dei Conti al provvedimento del Governo di nomina del commissario Federico Maurizio D’Andrea. Un provvedimento che addirittura era stato licenziato a febbraio scorso e che sembrava aprire una nuova fase dello strumento che in Calabria sta facendo registrare molti ritardi nell’attuazione della missione di sviluppo del territorio e invece a distanza di mesi ancora sembra essere tutto fermo e la Zes sembra essere solo uno strumento sulla carta piuttosto che una fonte di rinascita economica dell’intera regione. Controllando le poche informazioni sui siti istituzionali dell’Agenzia di Coesione, della Regione Calabria e dell’Autorità portuale poco o nulla sembra essere stato fatto. È ovviamente una fase lunga e complicata ma soprattutto di rodaggio per il nuovo commissario che ha dovuto prendere il timone di una struttura che si è caratterizzata per una certa instabilità nella governance ma soprattutto per una poca incisività nelle azioni di mettere in pratica e per le quali era stata istituita.
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