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Calabria in coda nei pagamenti. Solo il 21% delle imprese virtuose

I dati diffusi dallo studio pagamenti Cribis: poche le realtà produttive in regola

La crisi economica diretta conseguenza della pandemia da Covid-19 ha porta con sé un’onda lunga di difficoltà sul sistema delle imprese italiane. A fotografare la situazione, questa volta, sono i dati diffusi dallo Studio Pagamenti Cribis. Con solo il 20,9% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, la Calabria è penultima nella classifica italiana al 31 marzo scorso. Ultima è la Sicilia con il 20%, prima la Lombardia con il 45,6%. Sono aumentati i casi in cui i pagamenti avvengono oltre 30 giorni, passati dal 22,6% al 22,8%. La maggior parte delle imprese, il 56,3%, paga i propri debiti verso fornitori entro 30 giorni dalla scadenza. A confronto con lo scorso dicembre, Vibo Valentia è l’unica provincia calabrese che fa segnare un decremento nei ritardi gravi (-7%), che aumentano invece a Crotone (+4,7%). Catanzaro è l’unica provincia dove si registra un incremento di pagamenti puntuali (+2,4%). I ritardi maggiori si riscontrano a Reggio Calabria, in cui il 25,7% delle imprese paga oltre 30 giorni. In regione la migliore è Cosenza (96°), seguita da Catanzaro (98°), Vibo Valentia (100°), Crotone (105°) e Reggio Calabria (106° e penultima in Italia). Rispetto al dicembre scorso, in classifica nazionale Vibo Valentia guadagna 3 posizioni, Crotone e Catanzaro ne perdono una, Cosenza ne perde 3, mentre rimane invariata la posizione di Reggio Calabria.

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