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Legge 12, i lavoratori calabresi si appellano ai consiglieri regionali

La procedura burocratica è stata bruscamente stoppata senza spiegazioni plausibili e senza che se ne siano capite le reali motivazioni

La sede del Consiglio della Regione Calabria

Il Consiglio Regionale si riunirà domani 29 dicembre; l’assemblea sarà chiamata a completare l’iter occupazionale relativo al bacino dei lavoratori precari della Legge 12 del 2014. A tal proposito, i precari della Legge 12 lanciano un appello ai rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio regionale, al fine di sostenere e di definire la travagliata vicenda che li riguarda. «Oggi è stato intitolato - si legge in una nota dei lavoratori - il palazzo della Cittadella regionale al compianto presidente Jole Santelli e i lavoratori si chiedono ancora il perché non sia stata rispettata la volontà dello stesso presidente, che aveva predisposto tutti gli atti necessari e provveduto direttamente all'individuazione della relativa previsione di spesa. Infatti, proprio nel momento in cui il percorso lungo e travagliato che li riguarda, stava giungendo alla sua conclusione in maniera legittima e trasparente, venne bruscamente stoppato senza spiegazioni plausibili e senza che se ne siano capite le reali motivazioni. A questo vi è da aggiungere l’aggravante della disparità di trattamento perpetrata in favore di lavoratori che, nonostante non rientrassero in nessun bacino e in nessuna legge , sono stati beneficiari di provvedimenti che, a tutt'oggi, non sono stati mai adottati nei confronti del bacino pienamente regolamentato dalla legge 12. Il futuro dei 209 lavoratori e delle loro famiglie - hanno concluso - è quindi nelle mani dei consiglieri regionali che, domani sono invitati ad approvare provvedimenti mirati a garantire il legittimo percorso occupazionale e mettere finalmente fine a questa assurda e paradossale vicenda».

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