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Rifiuti a Catanzaro, l'Ato diventerà un consorzio: sarà superato il nodo delle risorse

Se in altre parti della Calabria il servizio di gestione dei rifiuti ha mostrato più di qualche falla, arrivando nei casi peggiori a una vera e propria emergenza, nel territorio dell'Ato Catanzaro il quadro nell'ambito delle operazioni di trattamento e smaltimento non ha mostrato particolari criticità. È quanto emerge dalla relazione sul sistema impiantistico dell'Ambito territoriale messa nero su bianco dal direttore dell'ufficio comune (Duc), Bruno Gualtieri, che l'ha illustrata nell'ultima seduta presieduta dal presidente Sergio Abramo.

Il dirigente non ha mancato di rilevare le criticità presenti nella dotazione impiantistica all'atto della consegna da parte della Regione: «In pessimo stato di manutenzione con un'avanzata obsolescenza tecnologica delle attrezzature impiegate per la lavorazione dei rifiuti». Una delle problematiche segnalate ha riguardato l'aspetto economico, in quanto l'Ato non ha liquidità propria ma fa affidamento sui Comuni e segnatamente su quello capofila, Catanzaro. In attesa di trasformarsi in consorzio, che darà all'Ambito personalità giuridica, con la possibilità di poter ricevere i trasferimenti di risorse per gli investimenti senza attendere deleghe di pagamento. Così sarà impressa un'accelerazione anche ai lavori di ripristino e adeguamento sugli impianti di Catanzaro e Lamezia.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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