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Una filiera per la mandorla crotonese, la proposta per "aggredire" il mercato della frutta secca

Buona, anzi ottima, versatile in cucina e straordinariamente, salutare e ora, anche redditizia. Eí la mandola. Per la prelibata frutta secca crotonese, con il Gal Kroton a fare da tramite, si prova a gettare le basi per la creazione di una filiera produttiva con uno sbocco nell'industria dolciaria della confetteria.

"Il mercato della frutta secca è in fortissima crescita e la richiesta di mandorla Made in Italy, di alta qualità e con alto valore nutraceutico aumenterà sempre di più". A dirlo, sabato, presso la sede dell'Apz della Calabria, è stato Claudio Papa, rappresentante della Nutfruit Italia, la società agricola partecipata da 'Dolceamaro-Confetti Papa' di Isernia.

Alla platea, di 32 produttori agricoli del crotonese, l'imprenditore ha spiegato che l'azienda confettiera molisana Papa, sul mercato dal 1975, "necessita di almeno 3mila ettari di mandorla nei prossimi cinque anni". "Agli agricoltori che intraprendono la coltivazione non intensiva e irrigua, esclusivamente in aree vocate - ha detto - offriamo contratti quindicennali con prezzo minimo garantito, con un reddito netto annuo ad ettaro di circa 10 mila euro".

Fino agli anni '60 - è stato ricordato - lItalia era il principale produttore di mandorle; oggi importa per circa 1 miliardo di euro di cui 100 milioni destinati alla confetteria. Gli importatori di mandorla italiani da qui a qualche anno vedranno fortemente ridotte le quantità di prodotto provenienti da†California, Turchia e Spagna "soprattutto per i limiti di aflatossine e di residui chimici imposti a garanzia della salute del consumatore".

Da queste premesse nasce quindi la volontà di promuovere una filiera territoriale della mandorla che avrà un supporto commerciale dalla "Nutfruit Italia". All'incontro, sono intervenuti anche Rosario Previtera, coordinatore per la Filiera Mandorla Calabria, Natale Carvello Presidente del Gal kroton e Martino Barretta esperto di sviluppo locale che hanno anticipato la "disponibilità a dare vita ad una filiera locale a garanzia e sostegno delle imprese e del territorio, in quanto esistono tutte le componenti e risorse naturali ed umane per poter attivare una filiera produttiva e redditizia anche con il supporto delle nuove tecnologie".

Privitera si è soffermato sugli aspetti tecnici ed agronomici dando informazioni sulla coltivazione partendo dalla preparazione del terreno alla messa a dimora della pianta, dagli interventi agronomici alla raccolta per finire alle cultivar da adottare. "Nei prossimi giorni - ha aggiunto Barretta - saranno organizzati altri incontri tecnici e specifici per concretizzare tutte le azioni da intraprendere per dare vita alla filiera crotonese della mandorla".

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