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Nicotera, imminente la chiusura del Cas: licenziamento per 20 dipendenti

La Prefettura chiude il Centro accoglienza straordinaria (Cas) ubicato nell'hotel “Miragolfo” e dispone la riallocazione altrove dei 73 migranti ospitati. Di pari passo, l'associazione culturale “Acuarinto” di Agrigento, che dal gennaio 2018 gestisce la struttura, notifica le lettere di licenziamento ai tutti i dipendenti. In sostanza, dal prossimo 9 agosto, venti padri di famiglia si ritroveranno a spasso e senza prospettive. Non basta. Quando venerdì sera, nel corso di una vivace assemblea alla quale hanno preso parte una trentina di migranti, il responsabile del Cas, Massimo Morelli, affiancato da Domenico Currado, legale di fiducia dell' “Acuarinto”, ha comunicato loro le decisioni prefettizie, il malumore non è stato poco. Urla, pugni sulle pareti, qualche calcio alle sedie. Poi, la situazione è tornata sotto controllo in attesa di una nuova riunione alla quale prenderanno parte anche gli assenti di venerdì pomeriggio.

In sostanza, c'è un “no” netto al trasferimento in altra sede e tutto lascia pensare che non tutti i migranti saranno pronti a salire sui pullman che li dovranno trasportare nelle nuove sedi. Una quarantina di loro sono stati assegnati al Cas di Brognaturo, ubicato in un ex hotel di località “Lacina” e gestito dalla cooperativa sociale “Stella del Sud”, altri finiranno in appartamenti reperiti a Sant'Onofrio e Vena Superiore. Una situazione, in realtà, del tutto diversa da quella attuale, che, se non altro, consente ai migranti di muoversi sul territorio senza problemi di collegamenti.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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