Nessuna risposta. Restano ancora nel limbo i lavoratori stagionali della Sacal, la società che gestisce gli aeroporti di Lamezia, Reggio e Crotone. L'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid-19 ha infatti abbattuto dell'80 per cento i voli presenti nello scalo lametino. Un fermo forzato, con una drastica riduzione del lavoro, che ha portato anche alla non chiamata in servizio di circa ottanta stagionali. Una situazione di disagio, quella vissuta dai lavoratori, che ha portato i sindacati a chiedere l'intervento della Regione. Sollecitazione che lo scorso 8 giugno è partita anche dall'intero Consiglio comunale lametino, che in particolare ha chiesto alla governatrice Jole Santelli di prevedere una qualche forma di sostegno per i lavoratori stagionali dello scalo lametino, che al momento non rientrano tra i beneficiari dei vari ammortizzatori sociali previsti dal Governo per l'emergenza.
E siccome a distanza di un mese non è arrivata alcuna risposta, a punzecchiare la presidente Santelli ci pensa il consigliere comunale di minoranza Rosario Piccioni che evidenzia come tanti aeroporti italiani stanno portando avanti la richiesta al Governo di far rientrare anche i lavoratori stagionali nelle misure di sostegno previste dal “Cura Italia”.
«Su questo fronte la Santelli non ha scappatoie o facili scaricabarili - stigmatizza il consigliere di minoranza - basti pensare a quanto ha fatto la Regione Campania, predisponendo un bando con fondi del bilancio regionale per gli stagionali aeroportuali: un segnale, seppur minimo, per dare un sostegno a quanti saranno costretti a restare a casa per questa stagione estiva. Sembra invece che per l'amministrazione Santelli le risorse si trovino solo quando c'è da fare propaganda sborsando risorse esorbitanti per registi e attori famosi».
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia