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Agenzie di viaggi e operatori turistici al collasso, protesta all'aeroporto di Lamezia

«Chiediamo al governo nazionale il giusto sostegno e lo chiediamo anche con una certa celerità per non morire definitivamente visto che siamo già al collasso. Non vogliamo assistenzialismo, il nostro comparto è stato il primo a chiudere quando è scattato il lockdown e l’ultimo a riaprire dopo la quarantena. Dobbiamo ridare le giuste speranze e le risorse alle aziende in modo che riprendano a lavorare e, insieme a loro, anche il comparto turistico che è fondamentale per la nostra regione».

Questo il coro unanime levatosi quest’oggi nel piazzale dell’aeroporto di Lamezia; a chiedere aiuto fattivo e concreto all’esecutivo nazionale gli operatori delle rappresentanze regionali di Federnoleggio e Assoviaggi unitamente al Movimento autonomo delle agenzie di viaggi. A manifestare anche la Fiavet, le guide e gli accompagnatori turistici di tutta la Calabria.

Un settore che dà lavoro a tante persone e che è fortemente penalizzato dalla recessione economica generata dalla pandemia. Centinaia di lavoratori ed altrettante famiglie che ora si battono con forza per rilanciare un comparto fermo da mesi. Nel piazzale dello scalo internazionale decine di operatori, ognuno con un trolley in mano a simboleggiare il viaggio, l’emblema del loro lavoro ormai diventato una chimera visto che gli spostamenti per turismo in questo ambito sono stati azzerati dalla crisi pandemica.

I pacifici manifestanti con indosso la mascherina anti-contagio, indossavano tutti una maglietta con una scritta significativa: #nonsmetteremodiviaggiare. Tra le tante richieste avanzate dalle associazioni del settore il prolungamento della cassa integrazione in deroga almeno fino al 31 dicembre prossimo.

«Perché – hanno ribadito i rappresentanti di categoria - fino alla fine dell’anno la situazione nel nostro settore rimarrà critica e lo sappiamo bene. Abbiamo voluto fare questa manifestazione qui all’aeroporto perché il nostro interlocutore non è il governo regionale ma quello nazionale. A tal proposito vogliamo sottolineare che l’aeroporto è il punto di congiunzione di tutta la filiera turistica». Altra rivendicazione è quella del blocco del leasing e dei mutui fino al 31 marzo del 2021 in modo da non perdere anche i mezzi di trasporto in dotazione alle varie aziende.

A guidare la protesta Giovanni Giordano (Movimento autonomo agenzie viaggio), Dino De Santo (Assoviaggi), Tullio Scalcione (Federnoleggio). Domani la manifestazione si sposta a Roma a Piazza del Popolo nell’intento di avere una ribalta nazionale e quindi una risoluzione tempestiva alla grave problematica.

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