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Vibo, riaperture nel segno dei rincari: i costi della fase 2 pesano sui clienti

Con la fase 2 è scattato a Vibo l'aumento dei prezzi. In testa alla classifica dei rincari i parrucchieri, i quali hanno dovuto mettere mano al portafogli per adeguarsi alle nuove disposizioni anticovid. Se in passato la messa in piega costava da 8 a 12 euro oggi non è più così. La “forbice” varia da salone a salone. Alcuni si accontentano di un aumento di 2/3 euro solo per i presìdi che il cliente utilizza. Altri invece nella spesa comprendono sanificazione e attrezzature monouso, per cui il costo sulla piega lievita fino a 4/5 euro in più rispetto al passato. Poi ci sono parrucchieri che vendono per ciascun cliente un kit da 25 euro che comprende spazzole, asciugamani e kimono personali. Ma i rincari non si fermano qui. Infatti alcuni hanno incrementato pure i costi dei vari trattamenti, tra cui taglio, meches, e colore.

«Abbiamo dovuto chiamare una ditta specializzata per sanificare i locali - spiegano gli artigiani del centro - e questa operazione andrà ripetuta ogni quindici giorni. In più ci siamo dovuti attrezzare con molti dispositivi monuso e quant'altro». A tutto questo, poi, si aggiunge che le regole del distanziamento sociale causeranno una riduzione del numero dei clienti e di conseguenza dei guadagni. Infatti, i clienti, previo appuntamento, potranno essere ricevuti in base alla metratura dei locali. Dunque, chi qualche aumento lo ha praticato, lo giustifica con le perdite a cui dovrà fare fronte e l'aggravio del costo dei prodotti.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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