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Bonus-Coronavirus, quasi 200 mila richieste in Calabria: erogazione in corso

Già da mercoledì scorso l’Inps sta provvedendo a erogare il bonus da 600 euro, la misura varata dal governo per sostenere le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza da Coronavirus. Iniziano così a vedersi i primi spiragli di carattere economico nelle tasche dei cittadini calabresi.

«Entro venerdì verranno evase tutte le richieste arrivate all’istituto di previdenza», assicura il direttore della direzione regionale Inps Calabria, Giuseppe Greco, il quale snocciola qualche dato in merito alle domande arrivate e a quelle sinora evase. Un risultato di non poco conto se si considera che fino a oggi sono state liquidate 132mila richieste su 191mila domande presentate.

Di queste, circa 28mila sono state presentate nella provincia di Catanzaro, 75mila in quella di Cosenza, 52mila sono quelle della provincia di Reggio Calabria, 19mila quelle di Vibo Valentia e 16mila quelle di Crotone. La categoria che ha più delle altre chiesto di poter accedere alla misura di sostegno è quella dei lavoratori autonomi, con il 60 per cento delle domande: si tratta di artigiani, commercianti, coltivatori diretti, ai quali segue un 22 per cento rappresentato dai lavoratori agricoli dipendenti mentre la restante parte è rappresentata da liberi professionisti, collaboratori, lavoratori nel campo del turismo e dello spettacolo.

A ogni modo, 132mila calabresi hanno, in queste ore, ricevuto l’email o il messaggio, in base al contatto indicato nella domanda, che li informa della somma versata sul conto corrente di ciascuno di loro.

«Saranno pagate le domande accoglibili», aggiunge Greco, specificando che alcune richieste potrebbero essere non accolte per mancanza dei requisiti richiesti. Per quanto concerne gli altri sussidi, come nel caso della Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), il direttore precisa che «ci sono 5mila domande di cui l’Inps ne ha autorizzate più di 4mila», ma spiega che l’autorizzazione non equivale a liquidazione della somma spettante. È necessario, infatti, un ulteriore passaggio spettante all’azienda che deve provvedere a inviare all’Inps un modulo, denominato “SR41”, che è stato semplificato per rendere più agevole la procedura e nel quale è riportata l’indicazione dei lavoratori a cui spetta il pagamento.

Il direttore Greco intende far sapere, inoltre, che farà di tutto affinché le richieste di Cassa integrazione ordinaria possano essere soddisfatte in tempi più brevi rispetto ai canonici 30 giorni decorrenti dalla presentazione del modello necessario.

Si attendono, invece, gli adempimenti della Regione per la Cassa integrazione in deroga. L’ente ha già decretato 1.400 domande a fronte di 15mila richieste arrivate, ma la decretazione non è sufficiente per l’erogazione del sussidio, che è legato alla presentazione degli elenchi da parte della Regione all’istituto di previdenza. Tuttavia c’è da precisare che l’attività svolta finora è stata resa possibile grazie a un lavoro di squadra che ha permesso la lavorazione delle domande in tempo utile, così da mantenere gli impegni di pagamento assunti a livello nazionale.

I tempi dettati dall’esigenza di aiutare migliaia di famiglie sono stati rispettati «grazie all’impegno dei dipendenti Inps - dichiara il direttore regionale dell’istituto - che, con spirito di responsabilità, hanno lavorato persino nei giorni di Pasqua e pasquetta». Greco va fiero del lavoro messo in campo da una task force appositamente creata e sottolinea che «era difficilissimo raggiungere questo obiettivo, ma siamo riusciti a ottenere risultati eccezionali considerata l’eccezionalità del momento che stiamo vivendo». L’affermazione di Greco è rivolta anche al black out che ha colpito il sito Inps nel primo giorno di invio delle domande, ribadendo la straordinarietà della situazione e invitando le persone interessate ad avere un po’ di pazienza nel caso di rallentamenti durante la navigazione.

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