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Olio d'oliva, in Calabria crolla la produzione: -69% nell'ultimo anno

Crolla la produzione di olio d'oliva in Calabria. Secondo il report di maggio, diffuso da ISMEA su dati Agea, la produzione di olio extravergine d’oliva si attesta sulle 22mila tonnellate con una variazione di – 69% rispetto all’annata precedente.

A causare il calo hanno contribuito le condizioni climatiche che hanno permesso l'attacco della mosca, della tignola e in alcune zone il tripide. La produzione media in Calabria negli ultimi 5 anni è stata di circa 40mila tonnellate di olio evo. "La Calabria  - ricorda la Coldiretti - è la seconda regione italiana (la terza in Europa) produttrice di olio con oltre 84mila aziende ad indirizzo olivicolo, una superficie investita in olivo di oltre 189mila ettari e 215milioni di piante, con quasi il 50% biologico e un impiego di manodopera, nella filiera, di 15milioni di giornate lavorative".

Ma a preoccupare molto la Coldiretti è un altro fenomeno cioè la forte crescita di  importazioni di olio proveniente dall’Africa e il calo dell’export negli Stati Uniti, che è anche uno dei principali mercati italiani dove è in corso una petizione per chiedere al Dipartimento Usa al Commercio Estero di escludere l’olio d’oliva europeo, in quanto alimento salutare, dalla lista di prodotti su cui pende la scure dei dazi minacciati dal presidente Trump.

“Stanno arrivando  - afferma il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto - produzioni di qualità molto bassa, svendute a prezzi insostenibili, che provocano danni ai produttori e alla salute dei cittadini . Oltre al  danno   economico – ribadisce Aceto – vi è la crescita di importazione di olio extracomunitario che, sbucando dalle nebbie diventa  magicamente olio calabrese ed italiano solo sulla carta. Una pericolosissima “macchia d’olio”  che si può allargare  favorendo comportamenti e triangolazioni scorrette che per la loro pervasività stanno già assestando un duro colpo alla nostra olivicoltura.”

“Oggi - riferisce Giuseppe Oliva Presidente di Assoproli - vi è un mercato stagnante e l’extravergine biologico spunta un prezzo all’ingrosso di € 5,70 kg che per essere remunerativo dovrebbe essere almeno di 7 €; il prezzo dell’extravergine convenzionale è di 4,60€ kg il prezzo equo dovrebbe essere almeno di 5,50€ kg. Sull’attuale campagna - spiega il presidente dell’associazione olivicola di Coldiretti - la fioritura è stata eccezionale e non vi è l’occhio di pavone e l’attacco della tignola e anche la lotta alla mosca olearia risulta efficace anche grazie ai progetti e ai bollettini settimanali che l’associazione divulga ai produttori olivicoli”.

Ombre e luci che fanno chiedere a Coldiretti la necessità di un aumento dei controlli da parte degli enti preposti lungo la filiera.

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