La sanità calabrese sta risalendo la china. Non è più fanalino di coda nei livelli d'assistenza e anche i dati sull'emigrazione sanitaria, in discreto calo, sono in controtendenza rispetto alle ipotesi nefaste propalate fino a poche settimane fa. Quanto alla voragine del disavanzo, ci sarebbero i mezzi per ridurla.
Se ne è parlato nei giorni scorsi in una riunione romana con la dirigente del Mef Angela Adduce, i commissari Saverio Cotticelli e Thomas Schael e alcuni dirigenti regionali. Il disavanzo 2018 risulterebbe inferiore di oltre venti milioni di euro rispetto alle proiezioni che lo vedeva schizzare a 163 milioni.
Se si troveranno gli strumenti tecnici e legislativi, come fatto a suo tempo per il Molise dove con una legge ad hoc furono stanziati una quarantina di milioni per coprire le perdite, si potrebbe evitare il paventato aumento delle tasse e un nuovo blocco delle assunzioni.
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