Beni confiscati, ferita aperta. I Comuni di Limbadi e Nicotera, per il loro utilizzo, procedono lungo strade parallele.
Strade che, in teoria, non dovrebbero incontrarsi mai e che, in realtà, per centrare l’obiettivo del ripristino della legalità su un territorio devastato dalla criminalità, avrebbero tutto l’interesse a congiungersi per dare un senso ai circa cinque milioni spesi dallo Stato per ristrutturare e arredare i locali destinati all’Università dell’antimafia e al progetto “Musicarte”.
Probabilmente, come si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola, ci sarebbe da riflettere sulle eventuali nuove strategie da mettere in campo.
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