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Danni del maltempo in Calabria, la Camera approva un ordine del giorno per la ricostruzione

L'Aula di Montecitorio ha approvato la notte scorsa l'ordine del giorno (inserito nel decreto cosiddetto “emergenze", approvato sempre ieri alla Camera), presentato dal Movimento 5 Stelle, finalizzato a finanziare gli interventi di ricostruzione nei territori di Vibo Valentia, Crotone e Catanzaro, e in particolare nella zona del Lametino, colpiti dalle tragiche avversità meteorologiche dello scorso ottobre.

"Si tratta di un ordine del giorno che ho proposto insieme alla deputata Elisabetta Maria Barbuto. Lo stesso ordine del giorno è stato firmato pure dai deputati 5 Stelle calabresi Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Massimo Misiti, Paolo Parentela, Riccardo Riccardo Tucci, Francesco Sapia, Dalila Nesci, Federica Dieni, Alessandro Melicchio e Francesco Forciniti", spiega il parlamentare lametino Giuseppe D'Ippolito.

"Abbiamo per forza dovuto procedere così – aggiunge D'Ippolito - perché, come già chiarito nelle settimane scorse, la Regione Calabria non aveva trasmesso per tempo alla protezione civile nazionale la richiesta per lo stato di emergenza, come riferitoci dal sottosegretario Vito Crimi in sede di trattazione di nostri specifici emendamenti nel decreto emergenza e come a breve dimostreremo formalmente, chiudendo per sempre la partita con il Pd calabrese, che per giustificare il governatore Gerardo Mario Oliverio continua a mentire con consapevolezza e in modo spudorato".

D'Ippolito sottolinea che "con i suoi deputati calabresi il Partito Democratico aveva presentato un proprio ordine del giorno avente il numero 46, ben diverso dal nostro, invece centrato, come detto, sui meri bisogni della Calabria. L'ordine del giorno del Pd prevedeva impegni finanziari stratosferici anche per territori fuori regione", visto che il maltempo sta flagellando tutta l'Italia.

L'ordine del giorno dei 5 stelle chiedeva al Governo di "valutare l’opportunità di prevedere, anche in successivi provvedimenti normativi, congrue misure finanziarie finalizzate alla ricostruzione dei territori danneggiati dall’alluvione verificatasi nei territori di Vibo Valentia, Crotone e Catanzaro ed in particolare nella zona del lametino, non parlando più di crollo totale del ponte delle Grazie a Curinga ma di "danneggiamenti alle opere complementari causando il restringimento della carreggiata e difficoltà nella circolazione".

Quello del Pd chiedeva invece di "prevedere la possibilità di inserire misure ad hoc finalizzate a dare sostegno e supporto ai territori delle regioni colpite dagli eventi calamitosi registrati nel mese di ottobre 2018 e a porre le condizioni di interventi strutturali da prevedere all’interno della legge di stabilità per l’anno 2019".

Anche l'altro deputato lametino, Domenico Furgiuele, esponente della Lega, aveva presentato altro ordine del giorno per chiedere "considerata l’eccezionalità della situazione emergenziale, a valutare l’opportunità, a seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’articolo 7, comma 1 lettera c), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, con apposita deliberazione del Consiglio dei Ministri, di adottare gli opportuni provvedimenti e appropriati interventi di sostegno, in favore dei soggetti pubblici, delle persone fisiche, delle imprese, ivi comprese le aziende agricole, e degli altri soggetti e attività economiche e produttive che hanno segnalato danni provocati dalle avversità atmosferiche che hanno interessato la Regione Calabria il 5 ottobre 2018".

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