Si apre uno spiraglio, o così almeno sembra, nella vertenza dello Spaccio Alimentare i cui due punti vendita di Arghillà e Pellaro sono chiusi dal 10 settembre scorso per sospensione attività.
Lunedì dopo un vertice nella sede dell’Ispettorato del lavoro la tensione dei lavoratori è leggermente scesa ma non certamente l’ansia dei 44 soggetti impegnati nei punti vendita che non sanno che ne sarà del loro lavoro.
La versione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria.
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