
“Due anni e mezzo. Una metà del cammino già percorsa. Una sequenza di fatti
che, oggi, si saldano come un’unica storia: quella di un progetto che ha osato sognare, ed è riuscito a farsi
realtà.
Con la firma dell’accordo “Corecom Academy in Tour” e con la straordinaria cerimonia di premiazione del
“Premio Lucia Abiuso”, giungiamo al termine di un ciclo virtuoso, coerente, scandito da tappe che non sono
semplici eventi, ma pietre miliari nel tracciato culturale, educativo e civile del Corecom Calabria. Due anni e
mezzo intensi, senza pause, dove ogni iniziativa è stata pensata per avere un impatto reale, misurabile,
umano.
"Siamo a metà mandato, eppure la sensazione – potente, profonda – è che si sia già compiuto qualcosa di
irripetibile. Perché, in questi 30 mesi, abbiamo piantato radici: nella scuola, nell’università, nei territori,
nella narrazione di una Calabria diversa, propositiva, costruttiva", ha commentato il presidente Fulvio Scarpino.
Il “Premio Lucia Abiuso” non è stata solo una competizione scolastica. È stato un patto generazionale
pensato per dare voce ai ragazzi nel linguaggio che meglio conoscono: quello dell'immagine, della
creatività, della denuncia positiva. Lo abbiamo fatto nel ricordo di un’insegnante, Lucia Abiuso, simbolo di
rigore e dolcezza, di educazione e affetto, valori che abbiamo cercato di incarnare e trasmettere attraverso
ogni nostro atto pubblico.
Con il “Corecom Academy in Tour” abbiamo chiuso il cerchio. Dopo aver parlato di cyberbullismo, affettività
digitale e media education, ora portiamo tutto questo in giro per le scuole della Calabria, trasformando il
nostro sapere in esperienza condivisa. Un progetto pilota, riconosciuto anche a livello nazionale, che non
solo racconta ciò che siamo diventati, ma suggerisce ciò che potremmo diventare.
Non posso non dire, con emozione, che il Corecom Calabria – da troppo tempo considerato solo un organo
consultivo – oggi è un laboratorio, un presidio, un riferimento. E, permettetemi di dirlo, un modello.
Essere riusciti a far confluire risorse, idee e attenzione istituzionale in Calabria, investendo nella
formazione, nella ricerca, nei giovani, è stato il senso più alto del mio mandato. Un mandato che non si
misura in conferenze stampa o delibere, ma nella qualità umana e civile dei processi messi in moto.
Tutto questo è stato possibile grazie alla squadra del Comitato, e non è retorica. All’avvocato Mario Mazza,
che è stato al mio fianco con la costanza e la lealtà di un fratello maggiore, va la mia riconoscenza più
affettuosa. A Pasquale Petrolo, per il rigore e il senso delle istituzioni che ha saputo tenere vivi in ogni
discussione. Al direttore Maurizio Priolo, e a tutto lo staff amministrativo, per la dedizione, professionalità e
competenza con cui ogni iniziativa è stata tradotta in pratica, nonostante le difficoltà del sistema.
Ringrazio anche il coordinamento nazionale dei Corecom e la sua coordinatrice, Carola Barbato, per il
continuo supporto e l’attenzione.
Ora, ciò che viene dopo sarà inevitabilmente più difficile. Perché sarà giudicato alla luce di ciò che abbiamo
già fatto. E replicare l’emozione e la forza di questo percorso non sarà semplice. Ma i frutti, ne sono certo,
continueranno a maturare. Nei volti degli studenti, nei contenuti educativi che abbiamo lasciato, nella
consapevolezza civica che abbiamo contribuito a risvegliare.
La Calabria oggi non è solo cronaca, ma visione. Non solo problema, ma proposta. Non solo attesa, ma
azione. Ed è a questa immagine – nuova, fresca, determinata – che abbiamo voluto contribuire. E se
qualcosa è stato compiuto, allora qualcosa, forse tutto, può anche accadere”.
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