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C'è una Calabria che piace, Unical e Mediterranea sul podio del Censis

Terzo posto nazionale per i due poli formativi nelle classifiche dei grandi e dei piccoli atenei. Tra le strutture medie la Magna Grecia non fa registrare progressi. Ad Arcavacata e Reggio punteggi al top per le borse di studio

C’è una Calabria che piace e convince, portando a casa ottimi risultati. È la Calabria delle università, promosse ancora una volta dalla tradizionale inchiesta del Censis che ha piazzato sul gradino più basso del podio l’Unical nella classifica destinata ai grandi atenei e la Mediterranea di Reggio Calabria tra i piccoli. Risultati meno prestigiosi ma comunque importanti per l’Università Magna Graecia di Catanzaro che gli analisti del Centro studi investimenti sociali hanno sistemato al quattordicesimo posto tra le accademie di medie dimensioni. Cifre e analisi che confermano come studiare in Calabria conviene, perché la qualità abita anche qui.
L’indagine racconta che nell’anno accademico 2021-2022 diminuiscono le immatricolazioni nelle università italiane: -2,8%. pari a 9400 studenti in meno. Sono di più i maschi (-3,2%) delle femmine (-2,6%) a decidere di non proseguire gli studi. E sono gli atenei del sud a registrare la variazione negativa più marcata: -5,1%, equivalente a oltre 4.900 immatricolati in meno. Unical in controtendenza: +2,7% Seguono gli atenei delle regioni del Centro (-2,9%) e del Nord-Ovest (-2,3%). Quelli del Nord-Est (-0,1%) sono gli unici a registrare una stabilità nelle nuove iscrizioni rispetto all’anno precedente. I corsi delle discipline Stem (Science, technology, engineering and mathematics) hanno registrato la minore riduzione di nuovi iscritti (-0,9%). La causa principale del calo delle immatricolazioni, secondo otto rettori su dieci, è la crisi economica.
Al primo posto tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) c’è l’Università di Bologna, mentre tra i grandi (da 20.000 a 40.000 iscritti) c’è l’università di Pavia. Tra i medi (da 10.000 a 20.000 iscritti) apre la classifica l’Università di Siena, tra i piccoli (fino a 10.000 iscritti) guida Camerino, tra i politecnici domina anche quest’anno Milano. Quando si passa ai non statali, tra i grandi atenei in prima posizione si conferma l’Università Bocconi, tra i medi la Luiss, tra i piccoli la Libera Università di Bolzano.

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