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"Calabria, terra d’umanità": parola di Beppe Fiorello

«È stata una bellissima esperienza che mi lascia dentro un grande bagaglio professionale ma anche tante conferme su questa meravigliosa regione che è la Calabria. Una terra molto umana che io avevo già avuto modo di conoscere in passato. Un’umanità schiacciata purtroppo da una minoranza che ha un grande potere ma che cerca di soffocare il bello e il meglio che emerge dal territorio. Questa minoranza oscura e nascosta non può prendere il sopravvento, la maggioranza pulita dei calabresi deve spiccare il volo». Sono le parole accorate di Beppe Fiorello, amato e stimato attore, protagonista del film “L’afide e la formica” diretto dal regista lametino Mario Vitale. Ieri sera l’attore, il regista e tutta la produzione di quello che è il primo lungometraggio di Vitale, hanno raccontato l’avvincente avventura vissuta durante la lavorazione del film le cui riprese termineranno fra una settimana.

Set esclusivo per “L’afide e la formica” è la città di Lamezia con i suoi angoli suggestivi del centro storico, le sue colline immerse in una natura ancora incontaminata, le sue strade che si sono animate di entusiasmo e passione durante le riprese. «Lamezia mi ha accolto benissimo – ha confermato Beppe Fiorello – con un affetto e una generosità straripanti». Sull’opera prima di Vitale, l’attore ha commentato: «Sono stato contattato da questo giovane regista, l’ho conosciuto e ho apprezzato la sua serietà, i suoi valori. Ho letto il copione, la storia mi ha appassionato e non ho esitato ad accettare il ruolo».

Il regista ha espresso tutta la sua soddisfazione per come si è svolta la lavorazione della pellicola ed ha ringraziato Fiorello, tutto il cast e la produzione che gli hanno consentito di girare il suo primo lungometraggio proprio nella sua città, Lamezia Terme. Bilancio positivo anche per il produttore Luca Marino della Indaco Film che è intervenuto in conferenza stampa manifestando anch’egli il suo compiacimento per il gran lavoro svolto.

La lavorazione de L’afide e la formica è sostenuta anche dal Mibact e dalla Calabria Film Commission (o meglio, la “vecchia” Film Commission di Pino Citrigno, che tanto ha fatto per il cinema in Calabria). All’incontro con i giornalisti ha partecipato anche la protagonista femminile del film, Cristina Parku, che ha rivelato: «Fino a qualche tempo fa non immaginavo di poter essere la protagonista di un film. Oggi, sono davvero felice di fare questa importante esperienza nella mia Calabria».

A rispondere alle domande della stampa anche il sindaco Paolo Mascaro e le assessore Giorgia Gargano e Luisa Vaccaro, in rappresentanza del Comune di Lamezia che ha collaborato logisticamente e sul piano organizzativo alla realizzazione della pellicola.

Il film racconta la storia di Fatima, un’adolescente musulmana, la cui determinazione e vitalità contagerà un ex maratoneta (Beppe Fiorello), tanto da decidere di allenarla per farle vincere la sua corsa più importante. «Di Mario mi ha colpito il fatto che ha il giusto dosaggio tra dolcezza e determinazione. Ho subito letto un bel film, una bella sceneggiatura, strutturata bene, con uno stile e una grande personalità», ha commentato l'attore. «L'idea che sta alla base del film – dice il regista – è l’esigenza di raccontare la Calabria, da sempre terra di contaminazioni, con un approccio innovativo e originale, allontanandosi il più possibile dai cliché cinematografici».

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