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“Roseto in Jazz”, in scena il talento della cantante americana Joy Garrison

Il “Waiting for Peperoncino Jazz Festival”, rassegna itinerante in ben 22 località calabresi in attesa della 19esima edizione del Peperoncino Jazz Festival vero e proprio (dal 18 al 27 dicembre) proporrà altre due serate all’insegna del grande jazz americano, con “Roseto in Jazz”.

Il festival, ideato da Sergio Gimigliano, organizzato dall’Associazione Picanto, dopo il successo di ieri sera del concerto del trio del chitarrista molisano Daniele Cordisco con ospite il batterista americano Gregory Hutchinson, stasera, sempre alle 22 e sempre in Piazza Il Guiscardo, proporrà il quartetto del pianista pugliese Bruno Montrone (che nel corso della sua prestigiosa carriera ha collaborato con artisti del calibro di Andy Farber, Adam Pache, Max Ionata, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Bob Durham ecc.), con Giuseppe Venezia, uno degli migliori musicisti della nuova scena jazzistica italiana, al contrabbasso ed Elio Coppola, giovane musicista che si sta facendo prepotentemente strada nel panorama italiano ed internazionale, alla batteria.

Nel corso della serata, realizzata con il supporto del prestigioso programma Puglia Sounds 2020, super ospite della formazione, che riunisce tre fra i giovani più interessanti e talentuosi del panorama jazzistico italiano, la cantante americana Joy Garrison, nota per essere un’interprete dalla grande estensione vocale e dalla impressionante versatilità stilistica e per la sua capacità di passare con disinvoltura dal jazz a rhythm & blues, da infuocati brani funky a morbide ballate soul.

Newyorkese e figlia d’arte, Joy inizia a cantare sotto la guida del padre Jimmy Garrison (per anni contrabbassista dello storico quartetto di John Coltrane) e a esibirsi nei più importanti club di Manhattan al fianco di musicisti del calibro di Hank Jones, Kevin Banks, Cameron Brown, Billy Hart, solo per citarne alcuni. La Garrison, mirabilmente accompagnata da Montrone e supportata da una base ritmica d’eccellenza, darà vita ad un concerto coinvolgente ed entusiasmante, che si preannuncia come un appuntamento da non perdere assolutamente per tutti gli amanti della musica black.

La rassegna itinerante nelle più belle località calabresi proseguirà, domani, con un altro gigante del jazz internazionale e uno dei più importanti esponenti del jazz contemporaneo di New Orleans: lo strepitoso alto sassofonista Jesse Davis, che si esibirà a San Nicola Arcella grazie alla joint venture con “Un salto nel blues”, evento dedicato alla memoria di Claudio Tommasini.

Nato musicalmente seguendo la tradizione della famiglia Marsalis e di altri musicisti jazz di Crescent City, Davis è stato premiato come miglior musicista di jazz nell 1989 durante il Downbeat Music Fest in Philadelphia. Altrettanto influenzato da Charlie Parker, Cannonball Adderley e Sonny Stitt, Jesse stupisce e delizia il pubblico grazie alla sua tecnica impeccabile e la sua inclinazione naturale al blues. La sua musica è stata descritta come neo-bop. Davis ha suonato come sideman con i più incredibili artisti di livello mondiale: da Chico Hamilton, a Roy Hargrove, da Tana-Reid a Wynton Marsalis.

Per l’occasione il sassofonista sarà accompagnato dagli Hammond Groovers, un gruppo formato da tre tra i più richiesti e talentuosi musicisti sulla scena nazionale e non solo: Daniele Cordisco alla chitarra, vincitore del premio Massimo Urbani e sicuramente uno dei chitarristi più interessanti degli ultimi anni sulla scena italiana, Antonio Caps all’organo hammond, molto versatile e virtuoso dello strumento ed il grande amico del festival Elio Coppola alla batteria, musicista che si sta facendo strada, anche come leader, nel panorama jazz internazionale accompagnando alcune tra le leggende mondiali del jazz come Joey De Francesco, Benny Golson e Peter Bernstein.

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