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Rizziconi, il “Premio della bontà” al reggino chef antimafia Filippo Cogliandro

Filippo Cogliandro

È stato assegnato al reggino chef antimafia Filippo Cogliandro il prestigioso “Premio internazionale della Bontà” edizione 2020. La manifestazione si è tenuta a Chiusi della Verna (Arezzo) presso il Santuario Francescano “La Verna”.

Il “Premio Internazionale della Bontà” (quest'anno alla ventesima edizione) sceglie di anno in anno chi si è reso disponibile nei confronti del prossimo, aiutando e donando amore alla società. Filippo Cogliandro lo fa da sempre. Ed infatti è stato scelto non solo «perchè unisce la passione per la cucina con i valori di solidarietà ed accoglienza» ma anche perchè ospita una volta al mese persone bisognose donando dei pasti alle persone bisognose «testimoniando i veri valori civili e cristiani» e per essersi manifestato come un uomo coraggioso che ha denunciato chi gli chiedeva il pizzo.

Nella stessa serata di gala è stato assegnato un premio speciale “Legalità” a favore dell'imprenditore Antonino De Masi, che vive ed opera a Rizziconi, ed è costretto a vivere sotto scorta proprio per il suo impegno antimafia mentre la sua azienda è presidiata dai militari dell'Esercito. La scelta è ricaduta su di lui perchè “Imprenditore dotato di grande onestà, coraggio e perseveranza nel contrastare l'usura e la criminalità organizzata”.

Soddisfatta per la doppia scelta di personalità reggine l'ambasciatrice calabrese dell'associazione “Comitato della Croce” (operante a Cavarzere Venezia e formata da un gruppo di volontari il cui obiettivo è quello di «portare una scintilla di solidarietà a chi soffre»), la reggina Cinzia Panuccio.

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