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La Calabria della cultura non vuole fermarsi: "Attivare subito i bandi 2020"

Festival Leggere e Scrivere, Vibo Valentia

Mettere al riparo la cultura, con l’auspicio che essa ci aiuti a riprenderci. È l’appello della Calabria libera e creativa, splendida madre di iniziative culturali conosciute e frequentate a livello internazionale, rivolto alla presidente della Regione Calabria, onorevole Jole Santelli, da parte dei responsabili dei principali Enti della Regione operanti nel settore dei Grandi Eventi Culturali e di Spettacolo, nonché della Promozione della Calabria in Italia e nel mondo, eventi ammessi a contributo regionale dai Bandi Cultura degli ultimi anni, ed altresì in qualità di esponenti delle principali Sigle nazionali di Categoria (Agis, Assomusica, ItaliaFestival, Aiam, ecc ), con cui ci si è mossi anche a livello ministeriale ricevendo pronto riscontro con atti ufficiali già emanati.

Ciò che evidenziano la Fondazione Armonie d’Arte Festival, Shownet- Fatti di Musica Festival, Ama Calabria-Stagione Concertistica Annuale e Stagione teatrale invernale, Sistema Bibliotecario Vibonese-Leggere e Scrivere Festival, Scena Verticale-Primavera dei Teatri Festival, Comune di Roccella-Festival Rumori Mediterranei/Roccella Jazz (territorio reggino ionico), Accademia del peperoncino-Festival del peperoncino (Diamante e territorio cosentino tirreni), tutti enti seri che hanno già diligentemente svolto le edizioni 2019 e che non hanno quindi alcun beneficio dalla proroga già deliberata per chi non avesse svolto, è che «alcune di queste attività, riconosciute dal Ministero e cofinanziate dal FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) ove non venga immediatamente attivato il bando 2020, non saranno in grado di avere liquidità per svolgere qualsivoglia programma, e perderanno anche le somme da parte dello Stato, essendo queste condizionate obbligatoriamente al cofinanziamento regionale».

Che sia un settore importantissimo per la Calabria in ragione delle sue molteplici ricadute, culturali, promozionali, turistiche, economiche e occupazionali, lo ricorda, nel suo appello alla sensibilità della presidente Santelli, il promoter Ruggero Pegna, figura storica calabrese del settore, tra i soci-fondatori di Assomusica, e a cui si devono grandi eventi internazionali organizzati in Calabria e numerosi festival, oltre a vari programmi televisivi. «Negli ultimi anni la Regione Calabria nel finanziare centinaia di eventi di varia tipologia, attraverso vari bandi rivolti in particolare alla valorizzazione e al potenziamento dell’offerta culturale, si è sottoposta a uno sforzo economico a vantaggio di moltissime realtà del territorio calabrese ma ha prodotto un sovraccarico di lavoro per gli uffici preposti alle verifiche delle rendicontazioni, propedeutiche al saldo dei contributi, ulteriormente aggravato dalla situazione in corso. Purtroppo, i mancati pagamenti derivanti rischiano di far sparire una delle più preziose realtà di questa regione, costituita da imprese, associazioni e fondazioni culturali. Un rischio che la Calabria non può permettersi» ricorda Pegna, auspicando l’urgente pagamento dei contributi di ogni progetto completato e rendicontato, anche sulla base di semplici autodichiarazioni e/o polizze fidejussorie, consentendo agli uffici di espletare poi la parte burocratica nei tempi che saranno loro necessari.

A Vibo Valentia ogni anno si rinnova una specie di miracolo che attira migliaia di persone per un programma di altissima qualità, che porta in Calabria il meglio della scena culturale italiana: il benemerito Festival Leggere e Scrivere, che a ottobre giungerà alla sua IX edizione, è una realtà importante per sostenere e custodire le ragioni della cultura. Lo anima con passione, assieme a Maria Teresa Marzano, Gilberto Floriani, che è anche direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Polo Regionale della Lettura che promuove il coordinamento di oltre 120 biblioteche. «Diviso in varie sezioni – dice Floriani, calabrese di adozione – il festival, che si muove tra varie sedi, da Palazzo Gagliardi al Valentianum all’Auditorium di Vibo ad altri luoghi del territorio come Soriano, Tropea, Serra San Bruno, permette il confronto di intellettuali, scrittori, giornalisti, poeti, attori, registi, musicisti. Sempre viva la partecipazione di molti giovani ai quali soprattutto è destinato il nostro lavoro di educazione alla lettura (quest’anno per la fascia junior sarà dedicato a Rodari, nel centenario della nascita)». «La Calabria non deve fermarsi», aggiunge Floriani e ricorda con rammarico che, benché la rendicontazione debba avvenire in ordine cronologico (in base cioè a quando i rendiconti sono stati presentati), si vive un certo «disordine» anche nella liquidazione dei rendiconti (“Leggere e scrivere” attende ancora che vengano liquidati i rendiconti del 2017).

«Fate presto!» invoca dal canto suo Chiara Giordano della Fondazione Armonie d’Arte Festival e presidente del Parco Archeologico Scolacium di Borgia con i segmenti territoriali Locri/Crotone e LameziaTerme/Tropea. «Il nostro Festival, giunto alla sua XIX edizione, nell’incantevole scenario del Parco archeologico di Scolacium, è una vetrina internazionale (basti pensare che abbiamo riportato in Calabria la Compagnia Pina Bausch) che evita i “viaggi della speranza” in cerca di cultura e crea un eccezionale indotto trasversale, con un pubblico che arriva da tutta l’Europa, dagli Stati Uniti, dal Vietnam, dal Kazakistan». «Se il Bando 2020 da parte della Regione Calabria non viene reso immediatamente operativo, anche i soldi dello Stato andranno perduti. Siamo di fronte a una catena infernale, perché anche gli sponsor privati che ci sostengono stanno venendo meno. E in queste condizioni, è difficile riprogrammare».

Rilancia infine l’appello Settimio Pisano, direttore organizzativo di Scena Verticale e Primavera dei Teatri Festival, una realtà importante di Castrovillari e dell’alto Cosentino e una delle pochissime riconosciute dal ministero dei Beni culturali, un impegno di grande spessore soprattutto riguardo la diffusione di nuovi linguaggi della scena contemporanea – il festival è diventato un appuntamento internazionale attesissimo – e che porta i suoi spettacoli (che rientrano nella macrocategoria del teatro contemporaneo) in Italia e all’estero, dall’Europa al Sudamerica. «Il Ministero sta già sbloccando i crediti e la Regione dovrebbe immediatamente sbloccare le liquidità, i crediti pregressi, le anticipazioni. È una situazione di emergenza – continua Pisano – che potrebbe essere l’occasione per ristrutturare l’assessorato Cultura della Regione, già tripartito, in termini di risorse umane, di dirigenti e funzionari, nel senso che bisognerebbe coniugare la quantità degli elementi umani con la qualità. E, inoltre, affidarsi a consulenti di alto spessore umano».

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