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Donne, diritti e diversità: arriva a Vibo "Leggere&Scrivere"

Un viaggio attraverso la politica, la musica, il teatro ed ovviamente la letteratura nella suggestiva cornice di palazzo Gagliardi, nel cuore del centro storico di Vibo Valentia. È tutto pronto per l'ottava edizione del Festival Leggere&Scrivere, curato dal Sistema bibliotecario vibonese.

Una squadra ormai collaudata quella guidata da Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, rispettivamente direttore artistico ed organizzativo, che può contare sul contributo di un nutrito team di collaboratori e vari sponsor sul territorio. Oltre all'entusiasmo del pubblico, ogni anno più numeroso. Anche quest'anno il festival, sul quale si alzerà il sipario martedì, per cinque giorni proporrà un gran numero di incontri, tavole rotonde, conversazioni e anche performance musicali.

Il “tema” posto quest'anno sotto la lente d'ingrandimento del festival è la figura femminile, la sensibilità e vita delle donne, e la rappresentazione di esse nella letteratura e sui media.

Le direttrici di fondo del Festival sono state svelate ieri nella conferenza stampa tenutasi nella sala del Consiglio comunale di Vibo, al cospetto del sindaco della città Maria Limardo, dell'assessore alla Cultura Daniela Rotino, del delegato dell'assessore regionale alla Cultura Salvatore Bullotta, del presidente del Sistema bibliotecario vibonese Giuseppe Condello e dei due responsabili, Floriani e Marzano.

Il programma si presenta, come sempre, ricco e variegato. E un posto d'onore occupano le autrici: dalla messinese Nadia Terranova, finalista del premio Strega, all'attrice Aisha Cerami, passando per Daria Colombo. Di “Tradimento e social”, tema di grande attualità, si occuperà la giornalista Flavia Perina con la psicanalista Costanza Jesurum, e non mancherà Marcella Panucci, direttrice di Confindustria, per provare a sciogliere il nodo delicato del Mezzogiorno.

Donne ma non solo. Mogol racconterà la genesi di canzoni che hanno avuto un grande successo nel secondo Novecento. Integrazione, multiculturalità e diritti costituiranno, invece, un altro filone lungo il quale si svilupperà la kermesse. Protagonisti, tra gli altri, l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano e l'antropologo Vito Teti. E ancora: Valerio Massimo Manfredi metterà sul piatto del Festival il suo "Sentimento italiano. Storia, arte e natura di un popolo inimitabile”. E poi ci saranno i giornalisti, a partire da Antonio Padellaro che riporterà in scena i cambiamenti politici dal tempo della prima repubblica, gli intellettuali e gli storici.

Storia, letteratura e sport. A Vibo arriveranno non a caso Italo Cucci e Claudio Chiappucci. Questi e altri gli appuntamenti presentati dalla direttrice organizzativa Maria Teresa Marzano, convinta che la sfida debba essere quella «di offrire un ventaglio di tematiche sempre più ampio e di voci conflittuali, nel rispetto del valore della diversità». Perché qui sta il segreto che ha consolidato il ruolo del Festival: «Coinvolgere e riscuotere l'interesse di case editrici, critici letterari, artisti opinion leader - ha chiosato Gilberto Floriani - su scala nazionale. Il tutto continuando a puntare sul territorio, sulla sua energia creativa. Con l'obiettivo di evolversi rimanendo sempre fedeli a se stessi».

Tra gli ospiti

Come ogni anno, un programma fittissimo e molti ospiti. Tanta letteratura, con Nadia Terranova, Aisha Cerami, Piera Carlomagno, Giorgia Würt, Valerio Massimo Manfredi, Filippo La Porta, Giuseppe Culicchia, Emanuele Trevi, Piero Dorfles, Mauro Covacich, Gioacchino Criaco (che presenta con Paolo Sofia un progetto musicale tratto dal suo romanzo “La maligredi”). L'attualità e la politica con Mimmo Lucano, Antonio Padellaro, Aboubakar Soumahoro. Lo sport con Italo Cucci e Claudio Chiappucci. La musica col cantautore Riccardo Sinigallia, il baritono Lucio Gallo. Lo spettacolo con Valentino Picone, Bruno Voglino, Cinzia Leone. Il cinema con Daniele Ciprì.

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