Terzo posto a livello nazionale, nell’ambito della sezione “Poesia” del premio accademico internazionale di letteratura contemporanea “Lucius Annaeus Seneca”, all’alunno del liceo “Berto” di Vibo Valentia, Matteo Cannatà. Ha ottenuto menzione d’onore anche l’allieva Martina Pia Iannello, dello stesso liceo, per la sezione “Narrativa”.
Si è trattato di un grande successo che ha premiato non solo gli studenti, ma anche la prestigiosa istituzione scolastica guidata dalla preside Caterina Calabrese; la docente Rosamaria Cantafio, la quale si è occupata del progetto; e naturalmente le famiglie dei due ragazzi.
La cerimonia si è svolta, prima della chiusura dell’anno scolastico, nella splendida cornice dell’auditorium “La Vallisa” di Bari alla presenza della commissione di gara formata da tanti poeti del panorama nazionale e presieduta dal professor Pasquale Panella.
Il progetto è stato patrocinato dal Senato e dalla Camera dei deputati in collaborazione con l’associazione socio-culturale “L’oceano nell’anima”. Significativa la motivazione espressa per la poesia del giovane Matteo: “lacrime di inchiostro” che sottolineano “la grande capacità di elaborazione interiore e l’illimitata necessità dell’affermazione del sé, contrastato, ancora in risoluzione e bisognoso di essere compreso”.
Secondo la commissione si è trattato di “picchi di intenso impatto emotivo”. Entusiasmo e soddisfazione ha espresso la dirigente scolastica per il fatto che i nomi dei due alunni del “Berto” sono stati accostati a quelli di personalità di spicco del mondo della cultura nazionale, dando così lustro alla scuola e alla città.
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