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A Capo Vaticano e Tropea un vertice per valutare lo stato dell’arte della ricerca sulle fonti musicali

Musica

Si concluderà domani una importante iniziativa organizzata dall’Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese che, tra ieri e domenica, ha riunito a Capo Vaticano e a Tropea, i vari referenti, nei rispettivi livelli regionali, della ricerca sulle fonti musicali italiane per tracciare un profilo il più possibile accurato dello stato dell’arte della valorizzazione del patrimonio musicale italiano.

Un vertice per valutare lo stato dell’arte della ricerca sulle fonti musicali, ciò che è stato fatto e quanto resta ancora da fare nel campo della catalogazione, della digitalizzazione e della conservazione di questi testimoni di una fetta così importante del nostro patrimonio cultuale. A questi e ad altri interrogativi si propone di rispondere il convegno di studi che ha come titolo: “La ricerca sulle fonti musicali in Italia e il ruolo dell’associazionismo regionale: stato attuale e prospettive future”.

Un momento di confronto che si propone non solo di testare i più recenti progetti che riguardano la schedatura e la valorizzazione delle fonti musicali ma anche di rilanciare, attraverso una serie di proposte e progetti, un settore duramente colpito dalla crisi che il nostro paese sta attraversando e che da tempo viene escluso dai principali canali di finanziamento statale. Promosso per festeggiare i trent’anni dell’Ibimus calabrese, il convegno vede la partecipazione di importanti musicologi italiani come il prof. Agostino Ziino da sempre impegnato nel campo della valorizzazione delle fonti musicali, la prof. Bianca Maria Antolini direttrice della rivista Fonti Musicali Italiane il presidente della Società Italiana di Musicologia che ha dato il patrocinio a questa iniziativa e altre figure importanti del mondo musicale nazionale. Le tre giornate di studio sono sostenute da una serie di iniziative collaterali quali mostre e concerti.

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