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Chi è il talento calabrese in lizza per gli Oscar

Chi è il talento calabrese in lizza per gli Oscar

Gianfranco Rosi, candidato per il miglior documentario con “Fuocoammare”, girato a Lampedusa e che racconta la tragedia dei migranti e il miracolo dell’accoglienza siciliana, non sarà l’unico italiano a contendersi l’ottantanovesimo premio Oscar il 26 febbraio prossimo. Nella cinquina per il corto d’animazione è presente infatti un altro talento di origini italiane, Alan Barillaro, autore del “corto” in 3D “Piper”.

Nato e cresciuto a Niagara Falls (Canada) da padre calabrese e madre abruzzese, Barillaro, 42 anni, ha seguito le orme del nonno, disegnatore formatosi a Milano, e dal 1997 lavora alla Pixar come supervisore alle animazioni. Con questo ruolo ha partecipato ai grandi successi della casa di produzione americana, come “A Bug’s Life”, “Monsters & Co.”, “Alla ricerca di Nemo” – vincitore della statuetta per il miglior film d’animazione nel 2004 – e “Wall-E”.

Per il suo esordio da regista, Alan ha invece puntato su una storia semplice, che tuttavia veicola un messaggio fondamentale che è quello di superare le proprie paure. Senza antropomorfismi e dialoghi, come nella migliore tradizione dei corti d’animazione, “Piper” segue un pulcino di piovanello – specie di uccello migratore presente sulle coste australiane e neozelandesi – nella difficile lotta per procacciarsi il cibo. Una battaglia contro le avversità della natura, in cui il piccolo volatile deve affrontare l’immensa distesa d’acqua che si infrange contro la spiaggia, ove incontra altri suoi simili che si stanno nutrendo. Nel momento in cui le onde sembrano più basse, il giovane piovanello crede che recuperare ciò di cui ha bisogno sia cosa da niente. Incoraggiato dalla mamma, si avvicina quindi alla riva, sicuro di farcela. Quando sembra aver raggiunto l’obiettivo viene però travolto da un’onda, sperimentando così la sua vulnerabilità e quindi la paura, una sensazione che quasi lo paralizza. Però la meta è troppo importante per rinunciarvi; il giovane volatile concepisce quindi che l’unico modo per raggiungerla è quello di superare l’ostacolo con coraggio ed astuzia.

Accompagnano la storia le musiche di Adrian Belew, ex leader e chitarrista dei King Crimson.

Barillaro ha ideato “Piper” dopo aver notato il comportamento di alcuni uccelli in riva al mare durante la sua corsa giornaliera, a poche centinaia di metri dagli studi Pixar. Il corto è frutto di un meticoloso lavoro, non solo tecnico, durato tre anni. Per rendere la specie di uccelli protagonisti del film nel modo più realistico possibile, Barillaro e gli altri animatori hanno battuto più volte le spiagge della baia di San Francisco e visitato l’Acquario di Monteray Bay, ove hanno studiato aspetto e comportamenti dei piovanelli.

Le piume degli uccelli, in particolare, vengono rese nei minimi dettagli, con un effetto finale estremamente reale. Abbinato nelle sale cinematografiche a “Alla ricerca di Dory”, “Piper” ha ricevuto reazioni molto positive da parte di pubblico e critica e si appresta a sfidare per l’ambita statuetta “Borrowed Time”, “Pearl”, “Blind Vaysha” e “Pear Cider and Cigarettes”. Il verdetto sulla competizione verrà annunciato durante la cerimonia dell’89esima Notte degli Oscar, in programma il 26 febbraio prossimo al Dolby Theatre di Los Angeles.

Intanto, dopo quella agli Oscar, “Fuocammare” ha ottenuto la nomination anche per i César, la massima ricompensa francese per il cinema. Nella lista diffusa dall’organizzazione del premio edizione 2017, che sarà consegnato in una serata di gala alla Salle Pleyel di Parigi il 24 febbraio, compare anche il film di Gianfranco Rosi nella sezione «Miglior documentario».

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