
Due morti e una dozzina d’intossicati. Il batterio killer che a Diamante, nelle scorse settimane, ha seminato il panico si chiama “botulino”. La sua azione letale è stata innescata da conserve sott’olio utilizzate per guarnire dei panini venduti per strada dal titolare di un food truck.
Il batterio ha ucciso Luigi di Sarno, 52enne di Cercola, e Tamara D’Acunto, 45enne di Diamante. Il primo è morto a Lagonegro mentre stava rientrando a casa in auto con le due sorelle ch’erano venute in Calabria per trasferirlo in ospedale a Napoli; l’altra, invece, nella cittadina dell’Alto Tirreno cosentino dove risiedeva. Contestualmente altre 12 persone sono finite in ospedale a Cosenza (quasi tutte in Rianimazione) dopo aver accusato problemi respiratori.
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