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Rischio idrogeologico, in Calabria si cambia rotta: dal vincolo alle esigenze dei territori

È lo spirito delle nuove disposizioni transitorie deliberate dalla Conferenza permanente dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale: «Necessità di sviluppo bene comune»

Passare da un approccio innovativo ma meramente vincolistico a uno “del fare” con precise prescrizioni e nel rispetto della natura e del territorio. È questa la novità delle nuove disposizioni transitorie deliberate dalla Conferenza permanente dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale in merito al rischio alluvioni e alle procedure da seguire per i lavori privati e pubblici.
«Il nuovo testo normativo – si legge nel provvedimento – nel rispetto del principio della precauzionalità, ha avuto e ha l’obiettivo di superare l’approccio vincolistico per favorire uno sviluppo compatibile con la tutela del territorio; ossia non assumere il vincolo quale interdizione al fare, ma promuovere il fare in termini di compatibilità in rapporto con le esigenze di sviluppo del territorio quale bene comune».
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